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Salute

Acufene, quando preoccuparsi del fischio all’orecchio: come intervenire

Pubblicato da
Matteo Fantozzi

L’acufene, comunemente descritto come un fischio all’orecchio, è un fenomeno che si manifesta quando una persona percepisce suoni, quali ronzii o sibili, in assenza di una fonte sonora esterna.

Questo disturbo affligge molte persone e può variare da lieve a grave, influenzando significativamente la qualità della vita di chi ne soffre.

Acufene, ecco cosa fare (NewSicily.it)

Il fischio all’orecchio può avere origini diverse. Spesso è il sintomo di malattie dell’apparato uditivo come infiammazioni, traumi acustici o la malattia di Ménière.

Tuttavia, l’acufene può anche segnalare problemi non direttamente collegati all’udito, quali patologie cardiovascolari, disturbi del sistema nervoso o malattie dismetaboliche.

Anche abitudini nocive come il fumo possono contribuire alla comparsa degli acufeni a causa della riduzione dell’ossigenazione nell’orecchio interno.

È consigliabile adottare uno stile di vita salutare riducendo stimolanti come caffeina e alcool ed eliminando il consumo di tabacco; praticando regolare attività fisica; seguendo una dieta iposodica ricca di frutta e verdura.

Acufene: cos’è e quando preoccuparsi

L’esperienza dell’acufene varia da individuo a individuo: alcuni lo descrivono come un sibilo acuto mentre altri come un ronzio grave. Può essere percepito in uno o entrambi gli orecchi e persino sembrare provenire dall’interno della testa. Il disturbo tende ad accentuarsi in ambienti silenziosi, rendendo difficile addormentarsi e concentrarsi.

Acufene, come funziona? (NewSicily.it)

Chi soffre di acufeni può anche esperire ipoacusia (riduzione dell’udito), sensazione di pressione nell’orecchio o autofonia (rimbombo della propria voce). Questi sintomi aggiuntivi possono complicare ulteriormente la gestione quotidiana del disturbo.

È importante consultare uno specialista se l’acufene si accompagna a perdita completa dell’udito, vertigini intense, dolore auricolare o secrezioni dall’orecchio. Anche i sintomi neurologici associati richiedono attenzione immediata per escludere condizioni più gravi.

Nonostante molti casi di acufeni possano risolversi spontaneamente nel breve termine, l’approccio al trattamento varia in base alla causa sottostante e alla gravità dei sintomi. Le opzioni terapeutiche includono dispositivi mascheranti che emettono suoni per neutralizzare il fischio percepite e tecniche comportamentali per aiutare i pazienti a convivere con il disturbo. Inoltre, correzioni nella perdita dell’udito attraverso apparecchi acustici possono attenuare gli effetti degli acufeni in alcuni casi.

La terapia farmacologica può essere prescritta per gestire lo stress e altri fattori psicologici aggravanti mentre le terapie di riallenamento mirano ad addestrare nuovamente le cellule nervose affinché il fischio non sia amplificato né percepite negativamente.

Pubblicato da
Matteo Fantozzi