La Ministra Locatelli annuncia l’addio alla visita di revisione per l’invalidità civile richiesta, ad oggi, alle persone con disabilità.
La visita di rivedibilità è una pratica umiliante e come tale deve essere eliminata. Lo ha affermato Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità. Vediamo, dunque, come cambierà l’invalidità civile secondo le nuove direttive.
Per visite di revisione si intendono dei controlli periodici che le persone con disabilità riconosciuta da una Commissione medico legale devono effettuare per attestare di avere ancora diritto alla prestazione. Sono soggetti a visite, quindi, i soggetti che beneficiano di agevolazioni assistenziali legate ad una condizione di invalidità civile. Lo scopo è permettere ai medici di verificare che continuino a permanere le condizioni di salute che diano diritto alle prestazioni e che in precedenza sono state indicate nel verbale di accertamento dell’invalidità civile.
Questo perché qualora dovessero esserci miglioramenti nella patologia la percentuale di invalidità riconosciuta potrebbe scendere e comportare l’esclusione da alcuni benefici (o tutti). Spetta all’INPS contattare gli invalidi civili per comunicare la necessità che si sottopongano ad una visita di revisione. In alcuni verbali, invece, c’è una “data di scadenza” entro la quale procedere con il controllo pena la decadenza delle agevolazioni. Tutto questo potrebbe cambiare.
Stop alle visite di revisione, vale per tutti gli invalidi civili?
Ad oggi durante la visita di revisione l’invalido civile dovrà presentare la documentazione attestante la patologia invalidante di cui soffre nonché le condizioni di salute invariate (o peggiorate) rispetto al controllo precedente e a quanto scritto sul verbale redatto dalla Commissione medico legale. Non presentandosi alla visita di rivedibilità senza giustificato motivo scatterà la sospensione della prestazione e delle agevolazioni collegate con successiva revoca.
Presto potrebbe non essere più così. Se dopo uno, due, tre anni i soggetti con disabilità accertata devono ripresentarsi davanti ad una Commissione significa metterli davanti ad una condizione umiliante. La Ministra Locatelli ha affermato come tutto questo debba sparire e accadrà grazie alla Legge Delega in materia di disabilità. Il Governo sta lavorando su aspetti molto importanti in termini di invalidità quali la semplificazione della procedura di accertamento della condizione invalidante e l’eliminazione delle visite di revisione.
L’obiettivo è cancellare una pratica umiliante per le persone con disabilità già accertata. Aspettiamo, dunque, l’ufficialità della notizia ricordando che nel 2025 si attendono tante altre novità sulla normativa inerente alla disabilità. Cambierà la definizione della condizione di disabilità, la valutazione di base e la valutazione multidimensionale per l’inserimento in un progetto personalizzato.