Sono in una crescita inquietante i numeri di patologie tumorali nei più giovani: ecco cosa dice la comunità scientifica.
In un mondo dove la gioventù è spesso associata a energia, vitalità e speranza, ci sono giovani coraggiosi che affrontano una battaglia molto più grande di quanto la loro età possa suggerire. Il cancro, una malattia spesso considerata prerogativa degli adulti, colpisce anche i più giovani, presentando sfide uniche e una forza di volontà straordinaria per affrontare l’ignoto. I numeri sono in crescita e preoccupano la comunità scientifica.
Gli adolescenti e i giovani adulti che si trovano di fronte a una diagnosi di cancro affrontano una realtà inaspettata, rompendo gli stereotipi associati a questa malattia. Le loro vite, che dovrebbero essere caratterizzate da momenti di crescita e scoperta, sono invece pervase dalla lotta contro un nemico invisibile. “Non ho pensato mai al cancro finché non l’ho avuto” ha detto qualcuno tra questi giovani colpiti.
Nonostante le difficoltà, molti di questi giovani dimostrano una forza e una resilienza straordinarie. Affrontano cicli di trattamenti invasivi, perdono momentaneamente la normalità della loro vita quotidiana e affrontano le incertezze legate alla guarigione. La loro determinazione è ispirazione per coloro che li circondano.
La consapevolezza del cancro nei giovani è cruciale per una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo. Educare la società sul fatto che il cancro può colpire a qualsiasi età è fondamentale per abbattere gli stereotipi e garantire un maggiore sostegno alla ricerca e alle iniziative di aiuto.
Sempre più giovani colpiti dal cancro
Negli ultimi venti anni si è registrato un netto aumento dell’incidenza di alcuni gravi tumori tra i giovani. Negli Usa, secondo dati federali, i tassi di diagnosi sono aumentati nel 2019 a 107,8 casi ogni 100mila persone under 50 anni, in crescita del 12,8% rispetto a 95,6 su 100mila del 2000.
La ricerca scientifica si concentra sempre più su trattamenti mirati e personalizzati per il cancro nei giovani. I progressi nella medicina oncologica offrono speranza per un futuro in cui le diagnosi non siano più viste come sentenze di vita, ma come sfide da superare con successo. Investimenti nelle cure pediatriche sono essenziali per garantire che i giovani affetti da cancro abbiano accesso alle migliori opzioni terapeutiche disponibili.
Numeri che spaventano Roberto Burioni, virologo assai noto, professore di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Non sappiamo il perché” ha scritto sui social il noto scienziato. E, a proposito di scienziati, i ricercatori sostengono che i cambiamenti negli stili di vita – meno attività fisica, più alimenti ultra-processati, nuove tossine – possano essere alla base di questi picchi inquietanti. Cancro al colon, al pancreas, allo stomaco e, per le donne, all’utero, le patologie neoplastiche più comuni tra i giovani.