I ritardatari possono ancora inoltrare domanda di Assegno di inclusione. C’è una procedura rapida e una sottoscrizione da non dimenticare.
Proponiamo una guida alla domanda di Assegno di Inclusione, il sussidio economico che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Le famiglie con minori, over 60, invalidi o in condizioni di svantaggio sociale possono richiedere l’Assegno di Inclusione soddisfacendo determinati requisiti reddituali e patrimoniali e avendo un ISEE 2024 entro i 9.360 euro. Il sussidio economico viene erogato ai nuclei che si trovano in difficoltà per diciotto mesi con stop di un mese e possibilità di rinnovo per altri dodici mesi. In caso di avvio di un’attività lavorativa, l’AdI sarà cumulabile con redditi entro i 3 mila euro all’anno comunicati all’INPS.
Per ricevere il contributo economico dal valore minimo di 500 euro è necessario inoltrare domanda all’ente della previdenza sociale ma è ancora più importante sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale. Solo dopo la firma di questo accordo per l’inclusione sociale o lavorativa scatterà la prima erogazione dell’AdI il mese successivo a quello di sottoscrizione. Il PAD si firma tramite piattaforma SIISL dopo l’inoltro della domanda di Assegno di Inclusione. Vediamo come procedere.
Il cittadino può inoltrare domanda di AdI chiedendo il supporto di CAF e patronati (se ancora non ha preso un appuntamento potrebbe passare altro tempo prima di ricevere la Carta di Inclusione) oppure procedendo in autonomia utilizzando il servizio INPS attivo dal 18 dicembre 2023. Per accedere al servizio occorrerà essere in possesso delle credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).
Una volta nella pagina dedicata si dovrà selezionare “Utilizza il servizio” e scegliere l’opzione tra l’uso come CAF/patronato o come cittadini. Qui si dovrà procedere con l’accesso per poi cliccare su “Compila la domanda” in “Acquisizione della domanda”. Il richiedente dovrà compilare otto campi (se non ci sono già i dati precompilati) con le generalità, i requisiti di residenza e cittadinanza, i requisiti di accesso alla prestazione e le condizioni dei componenti del nucleo familiare, l’individualizzazione della Carta di Inclusione, gli impegni per il pagamento dell’AdI e la sottoscrizione della dichiarazione.
Infine dovrà accettare l’informativa del trattamento dei dati personali. A questo punto la procedura sarà terminata e si leggerà “La domanda di Assegno di Inclusione è stata presentata correttamente”. L’INPS procederà con le verifiche del caso e invierà l’esito dell’istanza. Se positivo si potrà procedere con la sottoscrizione del PAD.