State attenti a questo SMS dell’INPS. Non è una truffa ma una buona notizia per tutti, ecco cosa c’è scritto e come riconoscerlo.
Con gli SMS di phishing che continuano ad allarmare milioni di utenti in tutta Italia, è sempre ben riporre attenzione a ciò che si riceve. In particolare quando il mittente è un ente pubblico come può essere l’INPS o l’Agenzia delle Entrate, con contenuti testuali che potrebbero immediatamente rimandare a potenziali manovre di hacker e cybercriminali pensati per far cadere nel tranello potenziali vittime.
Di recente, sta facendo discutere un SMS dell’INPS. Anch’esso a primo impatto potrebbe sembrare una truffa, ma in realtà non è così. Si tratta invece di una buona notizia, un vantaggio extra di cui potrete usufruire senza dover far nulla. Ecco di cosa si tratta e come fare per riconoscerlo subito, così sarete sicuri di non dover ricorrere ai classici consigli per evitare truffe e conseguenze pesanti.
SMS dell’INPS: non è una truffa, come riconoscerlo
Questo SMS dell’INPS non è una truffa come potreste pensare una volta averlo ricevuto. Il timore, però, è di non riuscire a capire se quello che ci è giunto è effettivamente una comunicazione dell’ente o un tentativo di truffa ordito proprio in concomitanza con la comunicazione in questione. Come segnalato ufficialmente, infatti, il messaggio d’avviso sta venendo inviato proprio in questi giorni, ma come riconoscerlo?
Il prossimo 26 gennaio partiranno ufficialmente i pagamenti dell’Assegno di inclusione. E a dirlo è l’INPS con l’SMS in questione. Gli importi vengono accreditati mensilmente sulla Carta di inclusione, ossia una prepagata che è emessa da Poste Italiane. La consegna avviene di solito 7 giorni dopo la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, ecco perché avrete già dovuto fare domanda per ricevere il pagamento previsto.
Con la Carta di inclusione, è possibile accedere a diversi servizi come l’acquisto di beni alimentari, in farmacie e parafarmacie, ma anche pagamenti di bollette, del canone di locazione o della rata del mutuo. Per poter effettuare la richiesta, bisogna essere cittadino dell’Unione Europea ed essere residente in Italia da almeno 5 anni – di cui 2 in modo continuativo – e avere il requisito dei 5 anni di residenza esteso ai componenti del nucleo familiare che vengono conteggiati nella scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione. Inoltre, l’ISEE deve essere non superiore ai 9.360 euro.
Insomma riconoscere se si tratta di una truffa in questo caso è semplice: se non avete fatto domanda per l’assegno d’inclusione non aprite il messaggio. Qualora invece l’abbiate fatta, state sereni e anzi gioite visto che è stata accettata e potrete usufruire di questo aiuto economico a partire dai primi giorni di gennaio.