Nel momento in cui si soffre di glicemia alta, ipertensione aumento di peso, potrebbe essere un campanello d’allarme per una sindrome grave.
Spesso capita di iniziare a soffrire di disturbi i quali, in molte occasioni, vengono sottovalutati. Basti pensare a ciò che accade nel momento in cui si inizia a prendere peso, un evento che spesso si associa al fatto di aver mangiato in maniera eccessiva. Ma quando ciò non accade, iniziano a sorgere i primi tubi: è realmente questo la causa delle malessere?
Sappiamo infatti che numerosi sono i fattori scatenanti dell’aumento di peso oltre che delle ipertensione della glicemia. Ma vediamo insieme quali sono i fattori che potrebbero scatenare delle problematiche simili all’interno del nostro corpo.
A cosa prestare attenzione quando si soffre di glicemia alta, ipertensione o aumento di peso
In caso del genere si fa riferimento alla sindrome metabolica conosciuta anche con il nome di sindrome da insulina -resistenza la quale si presenta nel momento in cui in un soggetto si individuano più di una condizione ossia ipertensione, glicemia alta a stomaco vuoto e obesità addominale.
Si tratta di problematiche che predispongono ad un rischio molto elevato cardiovascolare oltre ad avere la possibilità di contrarre un diabete di tipo 2. Si tratta di un problema che non sempre causa manifestazioni evidenti. Spesso si soffre di vertigini, mal di testa o perdite di sangue dal naso. Ancora non sono chiare le cause della sindrome metabolica anche se è facile capire che lo stile di vita sedentario e l’obesità fanno sì che questa malattia possa avere più possibilità di comparsa.
La sindrome metabolica fa sì che aumenti anche il rischio di malattie cardiocircolari. Una malattia la cui diagnosi si effettua basandosi su determinati parametri tra cui la circonferenza della vita oltre che i livelli di colesterolo HDL e quello dei trigliceridi. Insomma, la diagnosi di questa sindrome è necessario nel momento in cui compaiono questi tre parametri:
- la circonferenza della vita è maggiore o uguale a 102 cm nei maschi e 88 cm nelle femmine;
- quando la pressione arteriosa è ≥ 130/85 mmHg;
- quando il colesterolo HDL è minore di 40 mg/dl nei maschi, < 50 mg/dl nelle femmine;
- quando i trigliceridi sono ≥ 150 mg/dl;
- quando la glicemia a digiuno è ≥ 100 mg/dl.
Per cercare di migliorare questa condizione bisogna modificare la propria alimentazione, inserendo quindi nella dieta alimenti come pesce, carni magre, verdura e cereali. Altro consiglio da seguire è quello di camminare a passo veloce almeno 30 minuti al giorno. Ovviamente, se tutto ciò non è sufficiente, bisogna chiedere supporto al proprio medico di fiducia che andrà a stabilire la terapia adatta.