Piante, croce e delizia. Come combattere l’allergia con l’arrivo della stagione primaverile. Consigli utili: così non soffrirai più.
Dicono che non esistono più le quattro stagioni, ma la primavera è ancora molto riconoscibile, sia per i suoi lati meravigliosamente positivi sia per degli svantaggi terribilmente tangibili. Te ne accorgi benissimo che è arrivato il periodo più bello (per molti) dell’anno, che per alcuni (sfortunati) è il più brutto.
Via cappotti e cappelli, anche se attenzione a scoprirsi troppo, il raffreddore è pronto a colpirti. Sole caldo che non ti fa sudare, colori sgargianti attorno a te. Peccato che per alcuni la primavera si trasforma in un incubo per chi è allergico. Circa mezzo miliardo di persone soffre di rinite allergica e almeno trecento milioni sono affetti da asma. Numeri in continuo aumento che esplodono grazie anche alla cosiddetta allergia indoor, quella che nasce ed esplode all’interno delle mura domestiche e negli ambienti di lavoro.
L’inquinamento indoor è la principale causa di malattie di tipo allergico. Tra i fattori inquinanti respiratoria gli acari della polvere, la forfora degli animali domestici, le muffe, ma anche le nostre amate piante da interni, croce e delizia. Delizia come la Dracaena, eccellenti purificatori d’aria: non emettono pollini e sono ideali per gli allergici. Delizia come la Bromelia o le palme, ma anche l’edera finché non si allarga troppo. Croce, invece, in molti casi.
Allergia primaverile: meglio evitare felci, dalie, magnolie dentro casa tua. Ma non solo
Partiamo da un presupposto che sfata un mito: non tutte le piante causano allergie o rilasciano polline. Ma se la buona notizia è che ci sono piante adatte a chi soffre di allergie che possono persino assorbire la polvere, ci sono altrettante piante che sarebbe meglio evitare, oppure da eliminare dall’interno della tua casa.
Meglio evitare crisantemi a casa, e non solo perché evocano i funerali, sono tossici per esempio per i gatti in quanto contengono sostanze che possono causare seri danni se le mangia, ma può irritargli anche la pelle. Oppure la Magnolia Grandiflora: può raggiungere i 30 metri di altezza e non è adatta per gli interni, anche per i suoi rami sono piuttosto fitti e lunghi. Idem per le azalee, pianta tossica che può causare problemi cardiaci negli animali domestici ma anche tra gli esseri umani, a causa della sua andromedotossina, una sostanza velenosa.
Massima attenzione con le felci: sono sì atossiche, ma possono scatenare brutte reazioni allergiche, soprattutto per chi soffre di raffreddore da fieno: il rischio starnuti, prurito alla pelle e sintomi respiratori è dietro l’angolo. Siete allergici? Non portate in casa dalie, Piante di Cera o il Respiro del Bambino, la primavera deve essere una delizia, non una croce.