Oggi parliamo della bolletta luce residenti e non residenti per scoprire quali sono le differenze e quale delle due costa di più.
Negli ultimi due anni le bollette della luce sono aumentate in maniera significativa finendo per impattare negativamente sull’economia dei nuclei familiari. Oggi però vorremmo soffermarci sulla differenza che c’è tra la bolletta della luce residenti e non residenti.
Se stai per trasferirti in una nuova casa devi provvedere a cambiare le utenze domestiche il prima possibile. Ma se hai più di una casa di proprietà è opportuno sapere che c’è un importante differenza tra la bolletta elettrica inviata ad un consumatore residente rispetto ad uno non residente.
In pratica, il consumatore che ha un’utenza domestica principale quindi una casa dove risulta residente, pagherà oltre al consumo dell’energia anche una tariffa unica per gli oneri di sistema. Ma cosa succede per la casa di proprietà in cui non si è residenti?
Bolletta luce residenti e non residenti: importanti differenze da conoscere
Quando si riceve una bolletta elettrica di un’utenza domestica principale, ovvero quella nella quale si ha la residenza, oltre ai consumi c’è anche una tariffa unica per gli oneri di sistema parliamo delle cosiddette spese per la gestione dell’energia. Per le utenze domestiche non residenti, ad esempio una casa al mare o in montagna, oltre ai consumi è previsto anche il versamento di una quota fissa su base annuale.
Quando si parla di utenza domestica residente si fa riferimento ad un contratto di fornitura di energia elettrica, dove l’intestatario del contratto risiede anche nell’abitazione in cui è stato richiesto l’allaccio di energia. Per le utenze domestiche non residenti, invece, si fa riferimento ad un contratto di fornitura in una abitazione dove non sia la residenza.
Come abbiamo visto tra la prima e la seconda tipologia di utenza c’è un importante differenza che incide anche sulle voci presenti in bolletta. Infatti, se in un’utenza residente il cliente paga ogni due mesi gli oneri di sistema applicati in base a due scaglioni di consumi; l’utente non residente non pagherà gli oneri di sistema Ma avrà un’altra voce ovvero la quota fissa annuale che ammonta a 135 euro.
È chiaro che a parità di consumi energetici la bolletta dell’utente non residente sarà più cara rispetto all’utente residente. Questo è il motivo per il quale le bollette delle seconde case o delle case di vacanza hanno prezzi di energia più alti.