Che cosa succede se si richiede un bonus presentando però un ISEE sbagliato? I rischi sono davvero molto grossi e da non sottovalutare.
Partiamo dal presupposto che l’ISEE è un acronimo che si riferisce a Indicatore della Situazione Economica Equivalente, per poterlo calcolare devono, infatti, essere presi in considerazione i guadagni che sono relativi all’intera famiglia, tenendo anche conto del patrimonio fisico e immobiliare.
Avendo questo documento, sarà possibile anche accedere a bonus, erogati dall’Inps, dallo stato o da enti specifici, gli stessi che come successo in questi ultimi anni, sono stati messi a disposizione di tante famiglie che ne hanno sempre maggiormente bisogno. Ma la vera domanda da porsi è la seguente: che cosa succede se viene presentato un ISEE sbagliato? Ci possono essere delle conseguenze non da poco? I rischi sono davvero molto alti. Ma entriamo nel dettaglio per capirci meglio.
ISEE, che cosa succede se è sbagliato: quali sono le conseguenze?
Quindi, una volta capito di che cosa stiamo parlando, quello di cui dobbiamo sempre tenere conto sono le conseguenze e i rischi che si corrono nel caso in cui venisse presentato un certificato sbagliato. La prima cosa da tenere a mente è che gli enti che si occupano di questo, effettuano tantissimi controlli.
Se un nucleo familiare viene accusato di avere presentato un ISEE sbagliato, tanto per cominciare mette nei guai anche il CAF a cui si è rivolto e poi va incontro a delle sanzioni di non poco conto. Sembra infatti che le multe possano andare da un minimo di 5mila euro a un massimo di 25mila euro, la differenza la fa il sostegno economico che è stato ricevuto indebitamente. Insomma, una conseguenza non da poco che probabilmente non tutti possono permettersi di pagare.
Ovviamente, prima di arrivare a questo punto ci sono delle cose che possono essere fatta: tanto per cominciare nel caso in cui ci si accorgesse di qualche errore, si potrebbe sempre procedere con la correzione e per farlo le strade da percorrere sono due: o si presenta di nuovo la DSU per calcolare l’ISEE, inserendo i dati corretti o si compila un modulo integrativo F3, un documento in cui si inseriscono le informazioni aggiuntive mancanti. La DSU può essere compilata in completa autonomia, ma il consiglio è quello di rivolgersi al CAF o ai patronati cosi da essere sicuri di non commettere altri errori.