Per approfittare del Bonus mobili e arredare la casa recuperando parte della spesa occorrerà conservare accuratamente dei documenti.
Tra i Bonus edilizi c’è il Bonus mobili e grandi elettrodomestici, una misura utile per chi deve arredare casa dopo una ristrutturazione. Permette di accedere ad una detrazione ma solo presentando la corretta documentazione.
La ristrutturazione di un immobile porta gioie e dolori. Da una parte c’è l’entusiasmo di costruire la casa perfetta in base alle proprie necessità e ai propri gusti. Dall’altra ci sono tanti soldi da spendere e un impegno prolungato nel tempo soprattutto quando si tratta di rivoluzionare completamente l’abitazione. Per ammortizzare le spese ci sono diversi Bonus edilizi da richiedere in base agli interventi effettuati. C’è il Superbonus al 70%, l’Ecobonus al 50 o 65%, il Sismabonus al 50% e il Bonus ristrutturazione.
Quest’ultima misura prevede una detrazione del 50% per un tetto di spesa massimo di 96 mila euro ad unità immobiliare. Ammette spese di manutenzione ordinaria dei condomini e di manutenzione straordinaria come la sostituzione degli infissi. In associazione al Bonus ristrutturazione è possibile chiedere il Bonus mobili per arredare la casa ristrutturata. Prevede una detrazione del 50% su spesa massima di 5 mila euro nel 2024.
Il Bonus mobili con detrazione IRPEF del 50% permette di recuperare fino a 2.500 euro in dieci anni con rate annuali di pari importo. Si può richiedere effettuando acquisti di mobili e grandi elettrodomestici (Classe A per i forni, classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, classe F per frigoriferi e congelatori) entro il 31 dicembre 2024 ma solo se associato ad una ristrutturazione. Inoltre occorrerà presentare una documentazione completa per usufruire del beneficio.
L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il contribuente dovrà conservare i documenti attestanti il pagamento dei beni. Ricevute dei bonifici, ricevute dell’avvenuta transazione per i pagamenti tramite carte di debito o credito, i documenti di addebito sul conto corrente nonché le fatture di acquisto specificanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e servizi acquisiti. Il richiedente il Bonus mobili dovrà, quindi, avere tutti i documenti attestanti il pagamento dei beni e le fatture di acquisto.
Lo scontrino può bastare se riporta il codice fiscale dell’acquirente e l’indicazione della natura, quantità e qualità dei beni comprati. Senza codice fiscale sarà necessario che lo scontrino sia riconducibile al contribuente titolare dello strumento di pagamento verificando data, ora, importo ed esercente per poter approfittare della detrazione. In caso contrario non sarà utilizzabile per il Bonus Mobili.