Il Bonus mobili permette di risparmiare sull’acquisto dell’arredamento. Attenzione all’indirizzo da riportare in fattura.
Il contribuente che effettua una ristrutturazione della propria abitazione può richiedere contemporaneamente al Bonus casa o ristrutturazione il Bonus mobili per comprare mobili e grandi elettrodomestici e approfittare di un’ulteriore detrazione.
Quando si ristruttura casa non ci sono solo i soldi dei lavori da spendere ma anche quelli del nuovo arredo. La maggior parte delle persone, infatti, associa alla ristrutturazione dell’abitazione un cambio radicale di stile con l’introduzione di mobili nuovi, moderni ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Per risparmiare su questa spesa è possibile associare al Bonus edile il Bonus mobili e grandi elettrodomestici. Consente di ottenere una detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 5 mila euro.
Significa che si recupereranno non più di 2.500 euro in dichiarazione dei redditi. L’occasione è da cogliere al volo. Per non perderla occorre conoscere la normativa che disciplina la misura. Ad esempio, gli elettrodomestici dovranno avere una determinata classe energetica per essere ammessi alla detrazione. L’agevolazione, poi, non riguarda l’acquisto di porte, pavimentazione, tende e tendaggi. Un dubbio che in tanti hanno, poi, è se in fattura dovrà essere riportato l’indirizzo di residenza o dell’abitazione ristrutturata che dà diritto al Bonus?
Quale indirizzo riportare nella fattura per ottenere il Bonus mobili
Iniziamo con una puntualizzazione sul pagamento delle spese di acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Per accedere alla detrazione occorrerà pagare con mezzi tracciabili così come per ogni altro Bonus edile. Il contribuente non dovrà fornire alcuna indicazione al venditore anche se è consigliabile informarlo che l’acquisto è legato al Bonus mobili per una corretta pianificazione dei pagamenti e per l’emissione delle fatture secondo quanto previsto dalla normativa.
Nello specifico, fatture e scontrini devono riportare il codice fiscale dell’acquirente, la natura, la qualità , quantità dei beni e servizi acquistati. Senza i dati del compratore si potrà approfittare dell’agevolazione solamente se attestata la riconducibilità al contribuente titolare della carta di credito, debito o Bancomat di pagamento confrontando i dati della transazione. Questi dati sono negoziante, giorno dell’acquisto e orario nonché l’importo.
Per quanto riguarda l’indirizzo questo dovrà coincidere con quello di domicilio fiscale del contribuente. Lo specifica l’Agenzia delle Entrate nella guida al Bonus mobili. Come mezzi di pagamento si accettano il bonifico bancario, il bonifico postale, le carte di credito e debito mentre assegni e contanti non sono ammessi. Anche le spese di trasporto e montaggio sono agevolabili.