Il Governo conferma per il 2024 il Bonus TARI dedicato alle famiglie che si trovano in difficoltà economica. Scopriamo i requisiti.
Tra i Bonus confermati dalla Manovra 2024 c’è il Bonus TARI. Si affianca ai Bonus edilizi, al Bonus psicologo, al Bonus Asilo Nido e tanti altri.
La TARI è la tassa sui rifiuti volta al finanziamento dei costi riguardanti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Deve essere corrisposta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree in cui si producono rifiuti. Non sono tassabili unicamente gli spazi improduttivi sulla base del criterio di non utilizzabilità dei locali e delle aree.
Per un’abitazione senza requisiti di abitabilità, ad esempio, non si dovrà corrispondere il tributo. La Legge, poi, ammette delle riduzioni come il 20% in meno in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o di interruzione del servizio recante danno o pericolo alle persone e all’ambiente.
In più è previsto un Bonus per alleggerire l’onere a carico delle famiglie che soddisfano precisi requisiti. L’agevolazione è attiva e resterà tale anche nel 2024. Si rivolge ai nuclei che si trovano in difficoltà economica.
I dettagli del Bonus TARI, come risparmiare sulla tassa
Il Bonus TARI prevede uno sconto sulla tassa per le famiglie che rientrano in un determinato limite ISEE. La percentuale della riduzione, però, non è fissata a livello nazionale. Sarà l’amministrazione comunale di riferimento a definire autonomamente i dettagli dell’agevolazione.
I Comuni, dunque, dovranno stabilire lo sconto da applicare per permettere alle famiglie in difficoltà economica di ammortizzare la spesa della TARI. Spesa che risulta alquanto onerosa considerando una media a famiglia di 325 euro. Tra le città più care Pisa con 519 euro in media seguita da Brindisi con 518 euro e Genova con 489 euro.
I cittadini che soddisfano i requisiti non devono inoltrare domanda di Bonus TARI, verrà erogato automaticamente appartenendo a specifiche fasce di reddito. Lo sconto viene applicato direttamente in bolletta. L’unico compito è presentare l’ISEE aggiornato dato che è il parametro che determina l’accesso o meno all’agevolazione. Ricordiamo che il 31 dicembre scadrà l’ISEE 2023 e sarà necessario procedere il prima possibile con un nuovo calcolo.
Il limite ISEE da rispettare per accedere alla misura è di 8.265 euro (20 mila euro in caso di famiglia numerosa). Ogni amministrazione, però, può variare tale soglia per ampliare il numero dei beneficiari o ridurlo. Può introdurre anche altri requisiti e gestire in modo totalmente autonomo il Bonus TARI.