Per incentivare le coppie a sposarsi, visti i cali drastici di unioni e anche di natalità, il Governo ha pensato a un bonus matrimoni per il 2024.
Oggi sposarsi non è più qualcosa che tutti anelano, vuoi perché è cambiatala società o vuoi perché mancano i soldi. Leggendo l’ultimo rapporto ISTAT si evince la drammatica situazione economica che stiamo vivendo in Italia, e il calo delle nascite (e anche dei matrimoni) è solamente una delle conseguenze.
Ecco che il Governo va avanti a suon di bonus, cercando di tappare le falle causate da politiche scellerate, ormai da più di 30 anni a questa parte, che hanno ridotto sul lastrico il nostro Paese. Ci sarebbe da riflettere e argomentare abbondantemente su questo, ma soffermandoci sul bonus matrimoni anticipiamo che – come tutte le misure di questo tipo – non è accessibile a tutti.
Bonus matrimoni 2024, requisiti e come ottenerlo
L’agevolazione prevista per le coppie che vogliono sposarsi entro il 2024 è una misura riservata agli under 35, ma non è questo l’unico requisito che serve per ottenerlo. C’è da dire, tra l’altro, che al momento non si conoscono tutti i dettagli e non si sa se e quando questo bonus verrà definitivamente approvato.
Attualmente, si trovano alcune informazioni sui siti ufficiali delle regioni Emilia Romagna e Sardegna. Siamo in attesa della definitiva approvazione che, secondo l’iter proposto dalla legge, avverrà non appena la proposta di legge AC97 sarà oggetto di approvazione di entrambi i rami del Parlamento e poi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Intanto si sa che il bonus, come detto, spetta agli under 35 e si traduce sotto forma di sgravio fiscale. I beneficiari, infatti, potranno detrarre il 20% delle spese sostenute per il matrimonio, con un tetto massimo di spesa detraibile pari a 20.000 euro. Oltre a ciò, i futuri sposi devono rispondere a ulteriori requisiti:
- matrimonio celebrato esclusivamente in Chiesa, ovvero il bonus non è concesso a chi celebra il matrimonio solamente in Comune.
- reddito non superiore a 23.000 euro complessivi, ovvero 11.500 euro per ciascuno; si parla di reddito annuo e non di ISEE;
- il matrimonio si deve celebrare nello Stato Italiano;
- gli sposi devono essere cittadini italiani da almeno 10 anni.
Le spese detraibili in sede di dichiarazione dei redditi sono tutte quelle che di solito si effettuano per un matrimonio, come gli abiti, il ristorante, le bomboniere, gli inviti eccetera.
Non ci sarà una piattaforma per chiedere il bonus, perché come detto si traduce nella possibilità di detrarre fiscalmente una percentuale sulle spese sostenute. Quindi gli interessati dovranno comportarsi come per tutti gli altri bonus, ovvero pagare con metodo tracciabile, conservare tutta la documentazione necessaria e inserire i dati nel modello 730 o nella dichiarazione persone fisiche 2025 relativa al 2024.