Ormai è ufficiale, cambiano le regole per gli autovelox, ecco come funzioneranno d’ora in poi i dispositivi per il controllo della velocità dei veicoli su strada.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale dell’11 aprile 2024 sulle “Modalità di collocazione e uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di comportamento di cui all’art. 142 del decreto-legge 285 del 1992” dei ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Interno si disciplinano ufficialmente le nuove modalità di collocazione e di utilizzo degli autovelox.
In effetti ci sono diverse novità in merito alle nuove regole per gli autovelox. E per chi ne vuole sapere di più, qui di seguito andiamo a chiarire come verranno d’ora in poi gestiti i dispositivi di rilevazione della velocità dei veicoli.
Come cambiano le regole per gli autovelox
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale sugli autovelox gli automobilisti sono curiosi di sapere come funzionano da questo momento in poi i dispositivi di rilevamento della velocità che, ricordiamo, hanno funzione di controllo e sicurezza.
Prima di tutto a scegliere la collocazione sono d’ora in poi i prefetti, dopo aver individuato i tratti di strada ritenuti idonei. In via eccezionale anche il sindaco può chiedere il collocamento di un autovelox. Ma deve giustificare quali sono i motivi di sicurezza, cioè perché installa quell’autovelox proprio in quel determinato punto.
Una volta installati gli autovelox devono essere segnalati almeno un chilometro prima se si tratta di dispositivi posti al di fuori dei centri abitati. 200 metri su strade urbane di scorrimento, 75 metri in tutti gli altri casi. Per quanto riguarda i limiti di velocità, gli autovelox non possono essere usati dove esiste un limite di velocità inferiore a 50 Km, in riferimento alle strade urbane.
Invece, per le strade extraurbane si possono collocare solo nel caso in cui il limite di velocità imposto non sia ridotto di più di 20 km rispetto a quello previsto dal codice per quel tipo di strada. Facciamo un esempio, se il limite è di 110 km/h, il dispositivo si può usare solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h. Ma non per limiti inferiori. Inoltre viene fissata per la prima volta la distanza minima che deve intercorrere tra un dispositivo e l’altro. Che sarà progressiva per ciascun tipo di strada. Questo per evitarne la ripetizione sulla stessa strada.
Gli autovelox nei punti pericolosi continueranno a poter essere installati. Ad esempio nei pressi di parchi giochi per bambini, di scuole o di ospedali. Infine il decreto precisa che l’utilizzo di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento è consentito solo se c’è la contestazione immediata. Altrimenti dovranno essere scelte postazioni fisse o mobili, debitamente visibili.