Si tratta del sistema più perfezionato e sostenibile per il titolare della carta di credito. Ecco qual è il suo funzionamento.
Nel contesto solidamente avviato sulla tracciabilità del denaro sono in corso indubbi passi da gigante: se in una prima fase le regole sono state fissate dai singoli Stati nazionali e hanno sostanzialmente legiferato di soglie massime di utilizzo del contante, alle quali rimanere rigidamente al di sotto, attualmente invece, il baricentro è in spostamento su una dimensione più ampia rispetto a quella privata del cittadino.
Pertanto, mentre ci si avvia a chiudere un anno economicamente difficile (ma oramai è sempre più arduo far convivere serenità e moneta), ecco che l’Unione Europea, alla stregua di ciò che sta succedendo nei grandi Stati asiatici (India e Cina in primis) sta portando ad un livello superiore il progetto di un Euro digitale. Ebbene sì; il progetto è stato avviato nel 2021, dopo che il parlamento europeo ha deciso di anticipare i grandi gruppi privati di criptovalute, “rei” di aver invaso la circolazione monetaria nel paese del dragone e nel subcontinente (appunto), senza un’opportuna funzione di salvaguardia della sovranità nazionale da parte degli Stati.
Carta di credito, la scelta della linea “revolving”
Una moneta digitale di Stato non porrebbe nemmeno la questione sulla tracciabilità del denaro circolante; nel caso europeo, si parla di una moneta comunitaria, per la quale tutte le regole sono accentrate (analogamente alle altre istanze) tra Bruxelles e Strasburgo, e non formulate nei vari parlamenti dei singoli Stati. In un certo senso, tuttavia, sono passati alcuni decenni nei quali i cittadini sono alle prese con “monete digitali”.
D’altronde, l’uso massiccio di carte bancomat e di credito ha notevolmente ridotto la certamoneta circolante e si fa verso una dissuasione sistematica verso il cash, privilegiando la “strisciata” nel POS anche per le piccole spese. Nonostante qualche piccola resistenza commerciale, l’innovazione ha vinto sulla tradizione, almeno sul piano delle nuove frontiere del commercio, in pieno sviluppo nel mondo della Rete. Proprio sul fronte del web, le carte di credito “revolving” rappresentano l’ultimo approdo sicuro e conveniente per l’utente.
Carta di credito, vantaggi e limiti della linea di credito accordata con la banca
La gestione di una carta di credito, per quanto lo strumento sia indispensabile per milioni di utenti nel mondo, essa non è stata estremamente agevole: il rischio di non avere contezza delle proprie spese è sempre stato alto, e altrettanto il timore di dover affrontare un rimborso troppo alto e ai limiti della sostenibilità. Il credito revolving, invece, consta di un piano di rimborso mensile rispetto ad una somma pattuita con la banca sin dall’inizio del rapporto; un vero e proprio finanziamento.
In fondo, la linea di credito appare come una grande “ricarica”; tuttavia, il rimborso a scadenza mensile viene addebitato direttamente sulla somma prestata: dunque, la cifra potrebbe esaurirsi prima del previsto, finendo per indebitarsi. Inoltre, i tassi di interesse (TAN, TAEG, spese di gestione) sono piuttosto alti. Le carte di credito revolving vengono concesse a coloro che sono già in possesso di un conto corrente. Attenzione, molti istituti di credito, però, propongono questo strumento con offerte a canone zero.