Che le insalate in busta non fossero proprio salutari lo si sospettava da tempo, ma un’indagine ha rivelato dati preoccupanti circa le sostanze nocive al loro interno.
Nonostante si faccia un gran proclamare di inquinamento da plastica, basta andare al supermercato per capire che forse c’è qualcosa che non va. Nel reparto verdura e frutta la maggior parte di prodotti è insacchettata o imbustata o confezionata dentro a vari contenitori di plastica.
La maggior parte di cibo che compriamo a supermercato è inscatolata, ma se per alcuni alimenti si rivela indispensabile non si capisce come mai la frutta e la verdura non debbano essere vendute sfuse, insalata compresa. Ma oltre all’inquinamento, a rischio è anche la nostra salute: ecco cosa è emerso da una recente indagine.
Occhio quando vai al supermercato a comprare insalate in busta, due marche famose sono risultate potenzialmente nocive per la salute
Acquistare le verdure in busta può essere comodo, ma forse non è una scelta saggia, sia per quanto riguarda l’ambiente che soprattutto per la salute.
Non è difficile intuire che, per mantenere più a lungo le verdure e le insalate all’interno di un sacchetto di plastica, le industrie alimentari utilizzino disinfettanti e altre sostanze chimiche. Per capire esattamente cosa può esserci dentro a queste buste, basta approfondire su un’indagine condotta da 60 Millions de Consommateurs, una rivista francese per consumatori.
Gli esperti della rivista hanno analizzato 26 tipi di insalate in busta, dei marchi più noti che si trovano anche in Italia. Hanno diviso le insalate in due gruppi, perché alcune tipologie erano dichiarate “biologiche” o “senza tracce di pesticidi”. Le tipologie di insalata analizzate erano: valeriana, insalata iceberg e lattuga, quindi insalate comunemente e frequentemente acquistate.
La volontà del team era di scoprire se nelle insalate fossero presenti residui di pesticidi o tracce di cloro, sostanza usata per disinfettare le verdure. Ciò che è emerso, purtroppo, non è rassicurante: delle 26 tipologie di buste di insalata solamente 5 sono risultate sicure.
Riguardo alle altre 25, si è evidenziata una media di 3,8 tipi di pesticidi in ogni busta, e gli esperti hanno trovano ben 28 pesticidi diversi.
Nonostante i livelli di sostanze pericolose per la salute siano rientrate nei limiti di legge, non dobbiamo sottovalutare il fatto che, comunque, le assumiamo. Un’esposizione prolungata a pesticidi, disinfettanti e fitofarmaci può innescare gravi malattie, ecco perché bisognerebbe evitare il più possibile di mangiare alimenti industriali, fossero anche insalate fresche in busta.
Tra le marche migliori ne troviamo diverse, ecco la classifica stilata dalla rivista per consumatori:
Iceberg e lattughe
- Bonduelle BIO Iceberg – 17.6 su 20 punti)
- Florette Cuore di lattuga -17.3
- Saladinettes (LIDL) Cuore di lattuga – 12.9
- Florette Cuore di lattuga senza residui di pesticidi – 12.9
Le altre marche hanno totalizzato punteggi inferiori:
- Auchan Lattuga Iceberg – 12.5 su 20 punti
- U Cuore di lattuga – 10
- Les Crudettes Lattuga – 9.9
- Notre jardin Cuore di lattuga – 9.7
- Monoprix Lattuga Iceberg – 9.5
- Bonduelle Cuore di lattuga 100%- 6.6
- Carrefour “Le Marché” Cuore di lattuga – 5
- Top Budget (Intermarché) Lattuga – 5
- Savaeurs du jardinier (ALDI) Cuore di lattuga – 5
Valeriana
- Bonduelle Valeriana senza residui di pesticidi – 16.9 su 20 punti
- Saladinettes (LIDL) Valeriana – 16.8
- Carrefour “Le Marché” Valeriana Maxi – 16.7
- Les Crudettes Valeriana – 14.8
- Auchan BIO Valeriana – 14.3
- Monoprix BIO Valeriana – 14.3
- Notre Jardin Valeriana – 13.5
- Florette Valeriana formato famiglia – 13.2
- Grand Frais Valeriana – 12.4
- U Valeriana – 8.9
- Bonduelle Valeriana formato maxi – 6.2
- Saint Eloi (Intermarché) Valeriana – 5.3
- Carrefour BIO Valeriana – 5
Se ne evince che le tipologie vendute con la specifica “senza residui di pesticidi” sono generalmente più controllate, ma due marchi in particolare, Bonduelle e Carrefour, sono risultati tra i peggiori della classifica.