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Come conservare le pesche e farle durare più a lungo: non sprecare soldi (e soprattutto) e buon cibo

Pubblicato da
Matteo Fantozzi

Le pesche sono uno dei frutti estivi più amati e apprezzati per il loro sapore dolce e la loro succosità. Vi spieghiamo come conservarle al meglio.

Tuttavia, come tutti i frutti di stagione, hanno una durata limitata che spesso ci costringe a consumarle in fretta per evitare che si deteriorino.

Come conservare le pesche (NewSicily.it)

Ma esistono delle strategie efficaci per conservarle al meglio e godere della loro bontà il più a lungo possibile.

Per chi desidera consumare immediatamente le pesche in modo fresco e dissetante, esistono metodi innovativi:

  • Mettere le pesche nel freezer per circa mezz’ora prima del consumo può renderle eccezionalmente rinfrescanti.
  • Preparare centrifugati freddissimi aggiungendo qualche fetta di pesca direttamente nell’estrattore offre un modo gustoso e salutare di idratarsi durante i mesi estivi.

Passiamo a vedere dunque come conservarle.

Come conservare le pesche

In estate, le pesche rappresentano una scelta ideale per chi cerca un alimento fresco, dissetante e ricco di vitamine. Sia consumate da sole sia abbinato ad altri cibi come formaggi freschi o insalate, le pesche offrono versatilità in cucina. Tuttavia, la loro natura stagionale implica una sfida nella conservazione.

La conservazione delle pesche (NewSicily.it)

Per mantenere le pesche fresche più a lungo è fondamentale seguire alcune semplici regole. Bisogna evitare di lavarle subito dopo l’acquisto poiché l’acqua può accelerare il processo di deterioramento. Si devono conservare fuori dal frigorifero fino a quando non raggiungono la maturazione desiderata. Una volta mature, trasferirle nel cassetto delle verdure del frigorifero. Mantenere sempre la buccia sul frutto per proteggerlo dall’ossidazione. Se si taglia una parte della polpa, è possibile coprirla con pellicola trasparente o aggiungere qualche goccia di limone per prevenire l’annerimento.

Nonostante tutti gli accorgimenti nella conservazione, talvolta può capitare che alcune pesche si deteriorino.

Ecco alcuni segnali da monitorare:

  • Odore: Un odore acido indica che la polpa ha cominciato ad annerirsi; in questo caso è meglio scartarla.
  • Buccia: La presenza di macchie scure sulla buccia suggerisce un processo interno di marciume; anche in questo caso il consiglio è quello di gettare via il frutto.
  • Polpa: Parti molliccie al tatto sono indice chiaro del deterioramento della qualità della pesca.
  • Occhi: È importante controllare attentamente gli “occhi” sulla buccia; puntini neri possono indicare la presenza di parassiti.

Seguendo questi consigli pratici ed efficaci sarà possibile godere delle qualità nutrizionali e del gusto delle pesche tutto l’estate senza sprechi né preoccupazioni.

Pubblicato da
Matteo Fantozzi