Tra comprare casa e optare per l’affitto, quale scelta conviene di più nel prossimo anno? Scopri le ragioni dietro la decisione e le tendenze del mercato immobiliare che plasmeranno il tuo futuro abitativo.
La casa si erge come un rifugio sicuro, un baluardo di stabilità per gli italiani di ogni generazione. Grandi o piccole, le dimore possiedono un potere unico, intessuto tra i fili dell’identità, dell’investimento e del sogno di una sicurezza duratura. Nel caleidoscopio delle statistiche emerge il 2° Rapporto Federproprietà-Censis, intitolato con fascino “La casa nonostante tutto”, che ci svela la rilevanza della proprietà immobiliare nelle vite degli italiani, rivelando sfide e aspirazioni che danzano lungo il confine tra il concreto e il desiderio.
Per l’83,2% di noi, possedere casa è essenziale per garantire stabilità e protezione. Questo convincimento abbraccia il 76,9% dei giovani, l’82,4% delle persone di mezza età e l’89,3% dei cittadini più anziani.
Tuttavia, sognare di possedere casa è reso più complicato dagli aumenti dei tassi e dei mutui. Per il 78,4%, la casa è il riflesso della propria identità, mentre il 69,1% la considera un investimento affidabile. La metà dei proprietari, ossia il 50,0%, ha un legame così saldo con la propria dimora da non volerla mai vendere, preferendo lasciarla in eredità. In Italia, la casa di proprietà rimane il fondamento della stabilità individuale e sociale, ma gli ostacoli finanziari si fanno sentire, soprattutto tra i giovani.
Il 35,9% dei proprietari casa con mutuo ha difficoltà nel pagamento delle rate, principalmente a causa degli aumenti dei tassi di interesse. I giovani soffrono di più, con il 42,6% tra i 18 e i 34 anni che segnala problemi finanziari. La pressione finanziaria è più intensa nelle regioni del Centro e del Sud. L’accesso alla prima casa è reso più difficile dal 59,8% che vede nell’aumento dei tassi un ostacolo all’acquisto immobiliare.
Le bollette pesano sul bilancio familiare per il 75,5% degli italiani, con una percentuale ancora più alta tra le famiglie a reddito basso. Il 60,8% delle persone a rischio di povertà possiede casa, ma i costi abitativi, nonostante un lieve rallentamento, continuano a crescere. Il 64,6% degli italiani considera la classe energetica un elemento chiave per il futuro acquisto di una casa.
La direttiva europea “Casa green” è conosciuta dal 73,3%, ma il 22,0% è preoccupato per un possibile aumento dei costi di gestione degli immobili. Il 90,2% ritiene che gli interventi ecologici dei proprietari debbano essere supportati da aiuti economici dello Stato. Sima, la Società Italiana di Medicina Ambientale, aggiunge che le case ecologiche, oltre a garantire efficienza energetica, migliorano il benessere umano riducendo lo stress fino al -60% e aumentando la creatività del +15%.
Sebbene la casa di proprietà resti un sogno per molti, cresce l’interesse per nuove soluzioni abitative come il social housing in locazione. Il senior housing, dedicato agli anziani, è accolto positivamente dal 78,9% degli italiani, offrendo serenità nella vecchiaia e accesso agevolato a servizi sanitari e socio-assistenziali.