Quando si vuole acquistare casa bisogna considerare i soldi che si hanno da parte, perché il mutuo non è complessivo: ma quanti ne servono?
Se si ha intenzione di acquistare una casa di solito l’idea di base è sempre quella di recarsi in banca per cercare di ottenere un mutuo che copra le spese. Si tratta in realtà di una mossa errata, che viene reiterata spesso perché non si hanno abbastanza informazioni in merito alle relative spese.
Un mutuo non copre mai tutte le spese dell’acquisto di una casa, perché le voci sono diverse non c’è solo il conto da saldare al proprietario, perciò è bene avere una somma messa da parte negli anni da cui partire.
Una volta che si pattuisce con la banca una somma per il mutuo, si inizia a cercare casa considerando che la somma concessa dall’istituto bancario è relativa alla spesa per l’acquisto dell’immobile ma non a tutte le altre spese correlate obbligatorie, si dovrà quindi calcolare quanto dover mettere di tasca propria, altrimenti diventerebbe impossibile chiudere le pratiche.
Quali sono le spese ulteriori al mutuo da sostenere quando si vuole acquistare casa
Oltre alla differenza tra costo della casa e mutuo, infatti, che non sempre copre tutta la spesa (dipende da caso a caso, dall’età, busta paga, costo dell’abitazione e tanti altri fattori), bisogna poi considerare anche i soldi per affrontare le prime e inevitabili spese come: l’imposta di registro, ma anche le spese notarili (che di solito vengono dimenticate per via dell’entusiasmo della ricerca dell’immobile da acquistare) e molto altro.
Per andare nello specifico, prima di pensare realmente all’acquisto di un appartamento, bisogna creare uno schema per dividere le varie spese e fare una stima sul denaro di cui si avrà bisogno nel momento delle firme del contratto. Si possono dividere le spese in: costo della casa, costi accessori, costi finanziari(mutuo) e costi successivi.
Tra le spese ‘extra’ da aggiungere ci sono l’imposta di registro che equivale al 2% dell’intera somma. L’agenzia immobiliare nel caso ci si fosse interfacciati con essa per avere un aiuto durante la ricerca che è un prezzo che varia di solito dal 3% al 4% del totale, a cui si aggiunge il costo della registrazione del contratto che di solito è di 200 euro a cui si aggiunge il costo delle marche da bollo da inserire in ogni pagina del documento.
Le spese extra per l’acquisto di un immobile: quanti risparmi bisogna avere oltre al mutuo, un esempio pratico
Oltre alla registrazione, esiste anche il costo di trascrizione del contratto che va dagli 800 ai 1000 euro (non obbligatoria ma sempre consigliata), a cui si aggiungono le spese notarili che dipendono dalla somma relativa alla compravendita, la perizia del tecnico della banca che andrà a controllare l’immobile, l’imposta sostitutiva dello 0,25% dell’importo totale, e l’atto notarile. Facendo un’estrema sintesi ci sarebbe bisogno di un ulteriore 10% a cui poi si deve aggiungere l’altra somma del costo della casa probabilmente non coperto dal mutuo della banca (appunto perché non sempre prevede una copertura totale della spesa).
Se ad esempio si pensasse a una casa da 100mila euro, 10mila euro sarebbero da considerare per le spese extra, a cui poi potrebbero aggiungersi circa il 20%, ovvero altri 20mila euro in esubero rispetto al mutuo della banca che di solito copre l’80% dell’intero. Tutto ciò ovviamente senza considerare i relativi costi di ristrutturazione o di arredamento da aggiungere in preventivo per poi poter andare effettivamente ad abitare l’immobile.