Novità per le cartelle esattoriali e le condizioni di decadenza che possono portare alla fine del rateizzo all’improvviso.
Questa variazione introduce nuove casistiche ed è fondamentale quindi prenderne atto per evitare di ritrovarsi all’improvviso con uno stop a cui non è poi possibile far fronte. Va anche precisato che ci sono ulteriori indicazioni anche per i rientri, quindi per coloro che avevano fatto richiesta ma sono stati esclusi per eventuali deficit di forma.
Quando si riceve una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate, il cittadino ha la possibilità di richiedere una suddivisione dell’import, ci sono tempistiche limitate per farlo, non si va oltre i 60 giorni dalla notifica. In questo caso è sicuramente utile per quegli importi notevoli che sarebbero difficili da pagare altrimenti. Ogni contribuente può scegliere se rateizzare o meno, da poche rate o molte, a seconda delle cifre.
Decadenza rateizzo cartella esattoriale: quando accade e cosa fare
Un a volta fatta richiesta per la dilazione del pagamento questa deve essere convalidata, poi si procedere e laddove sia necessario si può anche intervenire con sospensione del documento o annullamento. In caso di problemi o poca chiarezza della documentazione è sempre meglio rivolgersi ad un commercialista, così da evitare conseguenze spiacevoli dopo.
Vi sono infatti delle condizioni in cui si verifica la decadenza del rateizzo e quindi la fine del pagamento relativo a rate. Ci sono varie condizioni in cui si verifica, la prima è per inadempienza ovvero laddove il cittadino non paghi quanto dovuto, può anche accadere per coloro che scelgono di fare ricorso quindi che danno seguito ad una procedura concorsuale. Ovviamente decade in caso di decesso del richiedente o della cancellazione della società dal registro imprese.
La situazione che maggiormente si palesa è quindi proprio quella di mancato pagamento che porta alla fine di questo beneficio che viene concesso al cittadino. In quei casi si procedere o versando la somma per intero o ci si appella con una sorta di ricorso per chiedere l’ingresso nuovamente nella rateizzazione della cartella esattoriale.
Il mancato pagamento non si verifica subito ma, per quelle dopo il 2022, quando non si pagano oltre 5 rate, per quelle dopo il 16 luglio del 2022, quando non si versano 8 rate, per tutte quelle antecedenti al 2022 invece si parla di 10 rate. Quello che si deve fare in caso accada è richiedere la riammissione alla rateizzazione, quindi viene strutturato un nuovo piano con la dilazione basata su quanto resta da pagare. Va fatto subito però per evitare che poi l’Agenzia delle Entrate possa procedere ad azioni come ipoteche o simili.