Le demenze, tra cui l’Alzheimer, rappresentano una sfida globale per la salute pubblica, con un impatto profondo sulla vita degli individui e sulle strutture sanitarie internazionali.
Tuttavia, recenti studi hanno portato una ventata di speranza: è possibile prevenire fino al 40% dei casi attraverso interventi mirati e uno stile di vita adeguato.
La stimolazione cognitiva emerge come uno degli strumenti più efficaci nella prevenzione delle demenze. Attraverso attività che promuovono l’allenamento della memoria e delle funzioni cognitive, è possibile mantenere la mente attiva e preservare le capacità cognitive nel tempo.
Questo tipo di intervento si rivela cruciale per contrastare il declino mentale e favorire un invecchiamento sano.
Mantenere vive le relazioni sociali e partecipare attivamente alla vita comunitaria sono fattori chiave nella lotta contro le demenze. La socializzazione aiuta a combattere l’isolamento, promuove il benessere emotivo e sostiene la salute cognitiva delle persone anziane. Iniziative sociali, incontri di gruppo e altre attività possono giocare un ruolo significativo in questo ambito.
L’esercizio fisico regolare non solo contribuisce al benessere generale dell’organismo, ma ha anche un impatto diretto nella prevenzione delle demenze. Favorisce la salute cardiovascolare, riduce il rischio di patologie vascolari e metaboliche associate all’insorgenza delle demenze ed è utile per migliorare le funzioni cognitive oltre a ridurre stress e ansia.
Seguire una dieta equilibrata ricca di nutrienti è essenziale per salvaguardare la salute cognitiva nel corso degli anni. Studi come il Finger Study hanno dimostrato che un’alimentazione adeguata può avere effetti positivi sul mantenimento delle funzioni cerebrali, inserendosi perfettamente nei principi dell’invecchiamento attivo o healthy aging.
Luca Cipriani evidenzia come diversi fattori modificabili possano influenzare lo sviluppo del declino cognitivo: dall’educazione alla pressione sanguigna sistolica da mantenere sotto controllo fino alla gestione del rischio legato a fumo, obesità, depressione ed esposizione all’inquinamento atmosferico. Interventi specifici su questi fattori possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare demenza.
Il 38° Congresso Nazionale della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT) si pone al centro del dibattito sulla gestione delle demenze in Italia. Con oltre sei milioni di persone interessate direttamente o indirettamente dalle demenze nel paese, l’evento rappresenta un momento cruciale per discutere strategie preventive efficaci basate su uno stile di vita sano, stimolazione cognitiva adeguata e una visione geriatrica complessiva della persona anziana a rischio.