La desquamazione delle pelle del viso non deve mai essere sottovalutata e potrebbe nascondere una patologia molto seria: di cosa si tratta.
A tutti è capitato almeno una volta nella vita, a prescindere dal tipo di pelle, di percepire una certa secchezza della cute, spesso accompagnata da desquamazione e cioè dalla caduta dello strato superiore, con fuoriuscita di fastidioso materiale che cade sui vestiti o sul corpo.
In molti sottovalutano il problema o cercano semplicemente di organizzarsi con rimedi fai da te o ascoltando semplici rimedi del farmacista. Se si verifica in maniera importante o con una certa ricorrenza, però, il problema non è per nulla da sottovalutare, soprattutto perché potrebbe nascondere una patologia molto più seria.
Stiamo parlando della xerosi cutanea, termine che in medicina definisce appunto la secchezza della pelle. L’etimologia deriva dal greco: ‘xeros‘ vuol dire ‘secco‘ e ‘osis‘ significa ‘malattia‘ o ‘patologia‘. La causa a monte è data dall’idratazione carente, ma potrebbe essere data anche dall’invecchiamento – il tipo di xerosi che si definisce ‘senile‘ – o una patologia ancora più importante e che non si limita soltanto alla dermatologia.
I sintomi della xerosi cutanea e le patologie alla base
Tra i sintomi tipici della malattia si possono annoverare la pelle screpolata e ruvida, un’accentuata sensibilità, la desquamazione, il prurito e la sensibilità. Non aiuta sicuramente l’esposizione prolungata ai raggi UV e la mancanza di NMF, fattori di idratazione naturale. Non bisogna escludere anche il diabete, che potrebbe portare la xerosi come malattia secondaria. La patologia può interessare anche i neonati, in quel caso a causa della sensibilità della cute alla nascita, per cui bisogna stare particolarmente attenti.
Per questo, un controllo medico è sempre da effettuare, soprattutto se si dovessero avere dei sintomi o delle abitudini alimentari che potrebbero favorire l’insorgenza della malattia cronica. Il dermatologo poi indirizzerà la cura o ulteriori consulti, in base all’anamnesi prossima e remota e alla storia familiare del soggetto interessato. Se così non dovesse essere, il trattamento si basa sulla detersione della cute con dei prodotti specifici, ma anche diversi piccoli accorgimenti possono aiutare.
Bisogna evitare l’aria secca, ridurre il tempo passato sotto l’acqua calda, fare attenzione agli abiti che si indossano e utilizzare i guanti quando si lavano i piatti. Unendo tutti questi fattori, la xerosi può guarire in un tempo piuttosto breve e senza conseguenze gravi.