Oggi vogliamo parlare della possibilità di donare soldi ai parenti senza dover dichiarare nulla al fisco. Ecco la verità.
È arrivato il momento di fare chiarezza sulla possibilità di donare soldi ad un parente e su quali sono le regole da rispettare secondo il fisco.
Può capitare per diverse ragioni di dover donare una somma di denaro ad un parente o ad un conoscente. Queste vanno sempre dichiarate anche se, secondo la legge italiana, ci sono dei limiti da rispettare, delle vere e proprie franchigie, al di sopra delle quali è necessario applicare un’aliquota di tassazione.
Donare soldi ai parenti: cosa dice la legge in merito
Sotto le feste di Natale, ma anche in altri periodi dell’anno, possono esserci delle donazioni di denaro tra parenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di elargizioni generose che coinvolgono genitori e figli. La legge fiscale italiana ammette questa possibilità, ma stabilisce quali sono le regole da rispettare per dichiarare questi movimenti di denaro.
La tassazione sulle donazioni ai parenti non sono particolarmente onerose. Dal momento che si tratta di una donazione, per il fisco non rappresenta una fonte di reddito. Per questo motivo, sono previste delle franchigie per le donazioni che coinvolgono coniugi o parti dell’unione civile. In questo caso la disciplina prevede l’applicazione di una tassa del 4% solo per la parte eccedente un milione di euro.
Anche per le donazioni che coinvolgono i parenti in linea retta, come genitori, figli, nipoti e nonni è prevista l’applicazione di una tassa del 4% per la parte che c’è di un milione di euro. Se invece la donazione coinvolge fratelli e sorelle la tassa è del 6% e si applica alla parte eccedente €100.000.
Per tutte le altre tipologie di donazione sono previste altre aliquote:
- Per i parenti fino al 4° grado di parentela si applica la tassazione del 6%, e non sono previste franchigie.
- Per le donazioni tra altri soggetti la tassazione dell’8% senza franchigia.
Se la donazione di denaro avviene nei confronti di una persona affetta da handicap grave la disciplina prevede l’applicazione di aliquote pari al 4% al 6% o all’8% in base al legame di parentela con una franchigia fissata a 1.500.000 euro.
In ogni caso, ricordiamo che quando le donazioni coinvolgono importanti cifre è necessario che queste siano fatte davanti ad un notaio e a due testimoni maggiorenni. In caso contrario, la donazione può essere considerata nulla e, anche dopo il decesso del dotante, gli eredi possono impugnarla.