L’estate è alle porte e con essa si riaprono non solo lettini e ombrelloni sulle spiagge italiane, ma anche i dibattiti sui costi che gli italiani dovranno affrontare per godersi il meritato riposo.
Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori (Onf), in collaborazione con la Fondazione Isscon, si prevede un aumento medio dei costi per i servizi balneari del 5% rispetto al 2023, con picchi fino al 10% per alcune attività.
Sebbene gli italiani debbano fare i conti con aumenti mediamente contenuti, ma comunque presenti nei costi delle vacanze estive sulle nostre coste.
Emergono anche nuove opportunità grazie alla creatività degli operatori turistici nel proporre pacchetti personalizzati ed esperienze diverse capaci d’incontrare gusti ed esigenze variegati.
Quanto spenderanno gli italiani durante le vacanze
Tra le varie voci di spesa analizzate dall’Onf, emerge che il costo del lettino aumenterà dell’8%, mentre quello della sdraio crescerà del 7%. Quest’ultima, in particolare, sta vivendo una nuova giovinezza tra le preferenze dei bagnanti italiani. Tuttavia, l’aumento più significativo riguarda il noleggio di canoe, sup e pedalò che vedrà un incremento del 10%, a conferma della popolarità di queste attività ludico-sportive sulle nostre spiagge.
In controtendenza rispetto a questi aumenti c’è la diminuzione del prezzo dell’abbonamento stagionale (-2%), segno forse di una minore propensione degli italiani a legarsi a un’unica spiaggia per tutta la stagione. Nonostante ciò, godersi una settimana al mare costerà comunque il 4% in più rispetto all’estate scorsa.
Di fronte agli aumenti continui dei prezzi per accedere ai servizi balneari, Federconsumatori sottolinea come la ristrettezza dei bilanci familiari stia influenzando le scelte vacanziere degli italiani. Molti sono infatti coloro che optano per soluzioni più economiche come formule happy hour o mezza giornata offerte da alcuni stabilimenti balneari. Inoltre, emergono strategie innovative come l’utilizzo di app che permettono di condividere o rivendere a prezzo scontato le attrezzature da spiaggia non utilizzate.
L’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori ha messo in evidenza anche alcune novità interessanti riguardanti i pacchetti all inclusive offerti dagli stabilimenti balneari. Queste formule combinano diversi servizi – dalla postazione in spiaggia al noleggio attrezzature sportive fino al pranzo e all’aperitivo – con prezzi variabili tra i 35 e i 50 euro.
Un’altra tendenza riguarda l’aumentata richiesta per servizi dedicati alla cura personale e al benessere: corsi di pilates e yoga sulla spiaggia sono sempre più diffusi così come l’accesso alle vasche idromassaggio e ai massaggi – questi ultimi hanno visto un incremento dei costi fino all’11%.