Fabio Caressa, amatissimo telecronista di Sky, si sta mettendo in gioco a Pechino Express, talmente tanto che si è ritrovato a fare delle cose inimmaginabili.
“Il cielo è azzurro sopra Berlino, siamo campioni del mondo, siamo campioni del mondo, siamo campioni del mondo, siamo campioni del mondo“, è una delle frasi più belle mai pronunciate, e a farlo è stato Fabio Caressa quando l’Italia, per la quarta volta nella sua storia, ha vinto i Mondiali di calcio nel 2006.
È trascorsa una vita da allora. La nazionale azzurra non è riuscita a qualificarsi alla coppa del mondo né nel 2018, per la Russia, né nel 2022, per il Qatar, e anche per l’amatissimo telecronista e giornalista di Sky di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, tanto che lo stiamo vedendo in diverse vesti rispetto a quelle che ci ha abituato.
In particolare, il volto televisivo ha deciso di mettersi in gioco, insieme alla figlia Eleonora, a Pechino Express. L’adventure game targato sempre Sky sta mettendo a dura prova i concorrenti e anche Caressa non fa eccezione. Nell’ultima puntata andata in onda giovedì, il telecronista si è reso protagonista di un siperietto ai limiti del ridicolo. Ma cosa è successo nel concreto?
Dopo aver sbottato contro le Amiche, ovvero la coppia formata da Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo, per un sorpasso in curva sotto la pioggia che avrebbe potuto compromettere la vita sua e della figlia, Caressa è stato protagonista di una scena molto divertente.
Per ottenere, infatti, delle informazioni su quale sarebbe stata la tappa successiva di Pechino Express, il telecronista, esattamente come tutte le coppie partecipanti al programma, si è dovuto vestire con gli abiti tradizionali delle donne vietnamite, copiandone lo stile in tutto e per tutto, per capire dove andare. Fortuna ha voluto che il primo tentativo di mettere la ‘gonnellino’ sia stato quello andato a buon fine, ma per il giornalista è stato anche un momento abbastanza ‘buio’, tanto che dopo aver finito di prepararsi ha detto: “Così anche l’ultima dignità…è andata via“.
Ma la dignità conta poco se è in ballo c’è la vittoria. La stessa che Caressa ha celebrato ai Mondiali del 2006 in Germania quando ha urlato a squarciagola, per quattro volte, che l’Italia era salita sul tetto più alto.