Piantare fiori in casa o nel giardino è sicuramente un modo per abbellire l’ambiente, ma bisogna tenere conto di alcuni fattori.
Naturalmente la prima cosa da considerare è lo stile di vita: se non siamo mai in casa, dovremo scegliere delle varietà di piante che non necessitano di cure troppo frequenti. Ma soprattutto, bisogna tenere conto anche del fatto che, se abbiamo degli animali, questi potrebbero risentire di alcune piante, che per loro sono molto velenose.
Ci sono infatti specie vegetali che, seppure siano molto belle, sono altamente tossiche per i nostri amici a quattro zampe. Ne è un esempio tipico la stella di natale, fiore invernale molto bello che però, se ingerito, può provocare al nostro gatto una brutta enterocolite, che potrebbe degenerare e portarlo ad avere anche conseguenze molto gravi.
I gatti in particolare sono molto curiosi, e quindi è naturale che si interessino di tutto ciò che li circonda, soprattutto quando si tratta di piante e fiori, che costituiscono non solo un interesse ludico ma anche una ghiotta occasione di fare qualche spuntino fuori orario. Ecco allora le piante che non dobbiamo assolutamente tenere in casa durante l’estate.
Sfortunatamente, a differenza delle piante da interno adatte ai gatti , le ortensie sono tra i fiori di metà-tarda estate che sono tossici per i gatti. Contengono tossine che se ingerite dai felini potrebbero causare malattie. Tra quelle adatte al gatto, ci sono le felci, e la palma da salotto, mentre l’ortensia è proprio da mettere al bando.
Nel caso delle ortensie le tossine dannose sono i gliosidi cinaogenici. “Quando consumati, questi composti causano disturbi gastrointestinali“, afferma la dottoressa Aziza Glass , veterinaria e proprietaria dell’ospedale veterinario CAWLM. “Quando i gatti mangiano la pianta, la tossina si attiva e può persino progredire fino all’avvelenamento da cianuro. I gatti sono più inclini a una tossicità più grave rispetto ai cani a causa delle loro dimensioni più piccole“, aggiunge.
A seconda della della pianta ingerita, il gatto potrebbe manifestare sintomi diversi. “Gli animali domestici possono manifestare sintomi lievi come letargia, fino a complicazioni più gravi come vomito, diarrea e complicazioni gastrointestinali in generale“, afferma Mary Helen Horn, esperta di salute degli animali domestici e presidente di ZIWI.
“Se non trattato o in un periodo di ingestione prolungato, potrebbe diventare fatale“, aggiunge. E’ quindi essenziale essere preparati sulle potenzialità nocive delle piante per non far correre rischi ai nostri amici animali.