Dei semplici francobolli possono trasformarsi in oggetti preziosi e dal valore enorme: alcuni sono rari e valgono una fortuna. Di quali si tratta.
Collezionare tanti oggetti è il desiderio di molte persone, ma esistono alcune passioni che possono trasformarsi in veri e propri guadagni da capogiro.
I francobolli sono oggetti in alcuni casi preziosi proprio come monete, carte da gioco e tantissime altre cose apparentemente di scarso valore.. Di alcuni ne esistono pochissimi esemplari: averne uno significa guadagnare cifre enormi.
Nel mondo esistono tantissimi francobolli rari, ne esistono però una decina il cui valore è a dir poco incredibile. Per un British Guiana (One cent Black Magenta) del 1856 il valore è di quasi 10 milioni di dollari. Secondo gli esperti, infatti, tale cifra è inevitabile visto che ne esisterebbe soltanto un esemplare. Servono 4 milioni di dollari per aggiudicarsi Bourdeaux Cover (Mauritius Post Office), così come avvenuto a metà anni Novanta.
Servono 2,3 milioni di dollari per il Treskilling Yellow: è stato prodotto nel 1855 in Svezia. Ma perché vale così tanto? Alcuni errori di stampa (utilizzo dell’inchiostro giallo al posto del blu) fanno la differenza. Error of Colour vale 1,5 milioni di dollari (venduto in Svizzera), Inverted jenny si attesta intorno al milione di dollari: è del 1918 e raffigura un aereo capovolto.
Nel 1968 è stato invece emesso in Cina Il paese rosso, con tanto di errore: stampato in bianco invece che in rosso. Poche copie in circolazione, valore 445mila dollari. Colomba di Basilea stampato a tre colori (1945) vale 20mila dollari, i francobollo ancora esistenti del tipo Tyrian Plum valgono circa 110mila euro, ne servono 80 mila per Inverted Swan (emesso in Australia nel 1855). E per il Penny Black, primo francobollo della storia, emesso nel 1840, servono circa 4mila dollari.
Anche in Italia esistono alcuni francobolli di prestigio: quello con il valore più alto è stato emesso nel 1961 in occasione del viaggio in Perù dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Un errore nel designare il bordo della bandiera permette al Gronchi rosa di arrivare a 30mila euro.
Vale ben 350mila euro il francobollo chiamato Trinacria, emesso nel 1858 dal Regno delle Due Sicilie: presenta un cavallo rampante (simbolo di Napoli) e sull’altro lato la Trinacria (Sicilia), in basso tre gigli che simboleggiano invece i Borboni.