Tutta la verità sull’addio al mondo musicale di Gianni Morandi. Il periodo è stato fra i peggiori per il cantante.
Lui è stato, ed è tutt’ora, uno dei personaggi più noti sul palcoscenico nazionale del mondo dello spettacolo. Durante la sua lunga carriera, iniziata agli albori degli anni ’60, il suo patrimonio artistico è stato in grado di raggiungere dei successi imparagonabili. Specie come cantante, infatti, è riuscito a conquistare dei record nelle classifiche nazionali, fatto che ha incasellato la sua voce fra quelle di maggior fama del nostro Paese.
Ovviamente, i ’60 sono stati gli anni d’oro di Gianni Morandi, chiamato anche a interpretare diversi ruoli cinematografici e ad avere svariate parti nel settore televisivo. Ancora oggi lo vediamo come protagonista del mondo dello spettacolo italiano, con tanto di ultimo singolo, Evviva (cantato con Lorenzo Cherubini, Jovanotti), che ha ancora molto seguito. La sua vitalità ed energia messa sui testi delle canzoni create fa da contrasto a un brutto periodo che il cantante ha dovuto affrontare tempo addietro.
Infatti, Gianni Morandi sembra aver rischiato di dire addio al mondo musicale per via di una scabrosa situazione che si è trovato ad affrontare. “Stavo per smettere di cantare”, ha affermato il talento di Monghidoro, Bologna, durante un’intervista rilasciata a Verissimo.
C’è mancato poco
“Avevo 17 anni, nel 1962, quando ho iniziato il mio percorso canoro con i musicarelli”, ha affermato il cantante di fronte a Silvia Toffanin. Dopodiché, ha voluto ricordare alcuni suoi incontri importanti, avvenuti durante gli anni di carriera, di cui alcuni sono stati a dir poco prestigiosi: “Conobbi Laura Efrikian, poi divenuta mia moglie, e lavorai perfino con Bobby Solo”.
Il primo vero successo di Gianni Morandi fu il brano Andavo a cento all’ora, ma nel mentre, in quegli anni, si dilettava anche nel mondo dello sport come calciatore, senza disdegnare perfino la corsa. “Il mio vero segreto, forse, è aver vissuto la mia vita come fosse sempre stata un gioco”, ha affermato emozionato di fronte alle telecamere di Canale 5.
Eppure, un periodo della sua vita fu veramente molto pesante: “Dal boom economico, il nostro Paese è stato catapultato agli anni di piombo e il mio repertorio non era molto richiesto, visto che la gente prediligeva le canzoni di protesta”. Infine, ha voluto anche ricordare un personaggio che gli ha dato la carica emotiva per continuare la sua attività nel mondo musicale: “Mogol mi convinse a cantare e mi fece capire che ero parecchio forte a livello mentale”.
