Bonus mamme e Assegno Unico: le sorprese degli importi e le possibili conseguenze su altre agevolazioni finanziarie.
In queste ultime ore, un dibattito acceso ha preso piede riguardo al “bonus mamme in busta paga“. Le critiche si concentrano principalmente sul fatto che l’agevolazione offerta alle lavoratrici madri potrebbe avere ripercussioni negative sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee). Il bonus è dedicato alle supereroine della vita quotidiana con almeno due piccoli tesori.
Ebbene sì, ci sono mamme che, pur desiderose di un piccolo extra nel loro stipendio mensile, stanno prendendo in considerazione di rifiutare questa opportunità. Perché? Semplice, sono consapevoli delle implicazioni dell’esonero contributivo sull’Assegno Unico e temono che possa ridurre il sostegno finanziario per la famiglia.
Ma per comprendere appieno questa intricata questione, dobbiamo fare un viaggio attraverso il funzionamento dell’Isee e scoprire l’effetto dell’esonero contributivo introdotto dalla legge di Bilancio 2024 per le mamme multitasking con almeno due figli a carico. L’Isee, tiene conto di tutti i redditi che bussano alla porta dell’Erario, senza fare distinzione tra lo stipendio in busta paga e quanto alla fine si riesce a mettere da parte. Ma qui arriva la stangata: non fa una piega per i contributi versati. E questo è il tassello che potrebbe far vacillare la torre di carte dell’Isee.
Ma non temete, non sarà un colpo di scena immediato. Il calcolo dell’Isee attinge ai redditi passati di due anni prima dell’invio della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu). Quindi, per il grande reveal dei primi effetti del bonus mamme, dovremo aspettare il 2026. Preparatevi, perché questa storia è solo all’inizio e c’è ancora molto da scoprire sui destini incrociati dell’Isee e dell’Assegno Unico nelle vite delle nostre mamme coraggiose.E anche in quel caso, l’impatto sarà minimo sull’Assegno Unico, specialmente considerando che per le mamme con uno stipendio fino a 2.692 euro lordi, già si applica un’aliquota contributiva ridotta.
Per quanto riguarda l’entità dell’aumento dell’Isee dovuto al bonus mamme in busta paga, occorre prendere in considerazione i redditi e la scala di equivalenza. In sintesi, l’incremento dell’Isee a causa del bonus per le mamme lavoratrici dipende da diversi fattori, tra cui il reddito della famiglia e la composizione del nucleo familiare. Tuttavia, è importante sottolineare che l’effetto sull’Assegno Unico è minimo, con variazioni marginali negli importi erogati in base all’Isee della famiglia. Pertanto, nonostante le preoccupazioni sollevate, l’effetto complessivo del bonus mamme in busta paga sull’Isee e sull’Assegno Unico rimane contenuto e non dovrebbe costituire un motivo significativo di preoccupazione per le famiglie beneficiarie.