Il Cilento, questa terra antica e selvaggia della Campania, nasconde tra le sue pieghe paesaggi e storie che attendono solo di essere scoperti.
Oltre ai ben noti siti di Paestum e Velia, esistono luoghi meno battuti ma ricchi di fascino e mistero.
Ecco 11 posti segreti del Cilento che promettono avventure indimenticabili.
Questi 11 tesori nascosti offrono uno spaccato diverso sul Cilento, mostrandone le molteplici sfaccettature storiche, naturalistiche e avventurose.
A cavallo tra il golfo di Policastro e la valle del Mingardo si trova Roccagloriosa, un paese che a prima vista sembra uno dei tanti della vallata ma nasconde un importante sito Lucano. Qui sono stati ritrovati reperti archeologici che testimoniano la presenza di una fiorente città lucana fin dall’età neolitica.
Sul Monte Stella si cela “La Pietra del Mulacchio”, un menhir orientato astronomicamente, testimone dell’antica conoscenza delle popolazioni proto appenniniche. Questa pietra eretta dall’uomo primitivo collegava cielo e terra durante il solstizio d’inverno.
Costa Palomba ospita l’immagine scolpita di un guerriero con lancia e scudo, chiamato “ANTECE” dalla popolazione locale. Questa figura è parte di una struttura più ampia andata perduta, testimoniando la presenza dell’antico popolo dei Lucani in quest’area.
Questa antica grotta è stata trasformata in santuario rupestre dai Longobardi ed è dedicata all’Arcangelo Michele. Arte e natura si fondono in questo luogo creando uno spettacolo unico nel suo genere.
La Grava di Vesalo è un inghiottitoio naturale dove il Torrente Milenzio scorre impetuoso tra cascate e pozze. Il sentiero per visitare questa meraviglia parte da Laurino attraversando boschi rigogliosi fino alla profonda valle di Vesalo.
I resti della Badia di Pattano sono testimonianza del monachesimo bizantino nel Cilento. Qui i monaci Basiliani trovarono rifugio dalle persecuzioni iconoclastiche dell’imperatore Leone III Isaurico nell’VIII secolo d.C., lasciandoci splendidi esempi d’arte bizantina.
Una leggenda narra che la Madonna della Neve sia sempre stata celata in una piccola grotta sulla cima del monte Cervati. Oggi questo luogo è meta di venerazione e offre panorami mozzafiato durante l’ascesa attraverso una natura selvaggia.
L’Oasi WWF Morigerati offre paesaggi incantevoli dove il fiume Bussento riemerge dopo un percorso sotterraneo creando un microclima speciale ricco in biodiversità con flora rara come le orchidee spontanee.
Teggiano domina il Vallo di Diano con le sue mura medioevali ancora intatte oggi giorno. Il suo castello era considerato inviolabile e ha ospitato importanti eventi storici come la congiura dei baroni contro il Re di Napoli.
Laurino conserva ancora oggi tracce del suo glorioso passato medioevale come il ponte a dorso d’asino costruito nell’epoca oscura attribuito all’opera del Diavolo dalla fantasia popolare.
Per gli amanti dell’avventura, il rafting sul fiume Tanagro offre emozioni adrenaliniche grazie alle sue acque impetuose circondate da una vegetazione rigogliosa.