In questa città della Sicilia la tradizione culinaria si sposa con il magico mondo dello street food: impossibile non assaggiare “u taiuni”!
La vibrante cucina siciliana è un tripudio di delizie di ogni tipo, e anche quando si tratta dello street food, la sua tradizione culinaria non delude di certo! Non solo arancini, rustici e focacce: in questa città è impossibile non menzionare i “taiuni” tra le icone del cibo di strada.
Si tratta di una specialità con radici antichissime e popolari, e che ancora oggi rappresenta il vero protagonista dello street food siciliano per eccellenza. Scopriamo subito tutto sui “taiuni“, dalla sua storia alla sua preparazione.
Nella variegata cucina urbana di Messina, la pratica di preparare interiora è una tradizione ben radicata nel tempo, e i “taiuni” rappresentano l’eccellenza di questa tradizionale consuetudine. Il termine deriva dalla parola “daiuni” (digiuno), e si riferisce alle frattaglie di vitello, nello specifico alla sezione terminale dell’intestino, che viene preparata in modo semplice e autentico: tagliata a pezzetti e abilmente cotta alla griglia, con aggiunta di sale e limone alla fine.
In passato, sparsi qua e là in molte zone del messinese, era frequente incontrare i cosiddetti “taiunari“, veri maestri nella preparazione di questo antico piatto: essi regalavano un’esperienza culinaria davvero autentica. Come anticipato, la storia di questo piatto affonda le sue radici nell’antichità: l’etimologia della parola “taiuni” ha origini nel latino “extilia”, che significa intestino o budella.
Il suo lungo viaggio fino ai giorni nostri è intriso, poi, di influenze greche, con un evidente collegamento al piatto tipico Kkoretsi, una sua variante, sempre cotta alla brace, che i Greci preparavano durante il periodo pasquale. Nel corso dei secoli, questa tradizione si è evoluta nella versione attuale che incanta e affascina i palati non soltanto del popolo di Messina, ma anche dei numerosi turisti alla scoperta delle tradizioni culinarie locali.
La “virina” e la “stigghiola” sono altri gioielli della cucina siciliana, anch’essi a base di interiora dell’animale, il primo è un particolare taglio delle mammelle di mucca e il secondo sono budella di agnello, anch’essi preparati in modo semplice e conditi con sale e limone a fine cottura.
Oggi, queste prelibatezze gastronomiche rappresentano un patrimonio irrinunciabile nella ricca tradizione culinaria siciliana, un connubio perfetto tra gusti antichi e profumi moderni che continua a conquistare chiunque si avventuri per le meravigliose strade di Messina alla ricerca di autenticità.