Se il proprio ISEE presenta degli errori lo si può correggere: ecco come fare per rimediare, il procedimento da conoscere.
Come tutti i cittadini sanno, ogni anno è molto frequente (ma non obbligatorio) compilare il modello ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente; in questo modo, è possibile (qualora se ne abbia diritto) usufruire a diversi bonus messi a disposizione e varie agevolazioni fiscali.
Ci sono due modi per compilare il modello: o in autonomia (anche grazie alla piattaforma dell’INPS, che dovrebbe avere già nel sistema, in automatico, tutti i dati da inserire) oppure tramite l’aiuto dei consulenti del Caf, che procederanno ad effettuare la DSU e dunque il corrispettivo ISEE.
Non dovrebbe succedere, ma può però capitare che nell’ISEE siano presenti informazioni inesatte; è sempre bene quindi controllare con molta cura documenti del genere e verificare che tutto sia in ordine. Come fare però se ci accorgiamo che nel modello compilato sono presenti errori? Fortunatamente, ci sono due modi per poterlo correggere e far ritornare tutto nella norma: non serve disperarsi, ecco come fare e i dettagli da sapere per i vari procedimenti.
Quando compiliamo l’ISEE dobbiamo sempre cercare di non tralasciare nessun dettaglio e controllare bene che tutto sia in ordine, così da evitare problemi di vario genere e dormire sonni tranquilli anche per le agevolazioni che ci spettano. Nel caso però ci fosse qualcosa di sbagliato, è possibile effettuare delle correzioni in modo da evitare conseguenze molto serie, oltre che l’esclusione da vari bonus.
Una prima opzione (come riportato da fiscomania.com) prevedere la compilazione del modello integrativo FC3, che permetterà di comunicare le informazioni mancanti (oppure cambiamenti subentrati a seguito della comunicazione della certificazione) all’interno dell’ISEE direttamente all’Agenzia delle Entrate oppure all’INPS. Da prassi, il modulo non andrebbe inoltrato oltre i quindici giorni dalla prima richiesta del calcolo del proprio ISEEE.
Un’altra opzione prevede invece la presentazione di una nuova DSU, nella quale andranno questa volta inserite tutte le informazioni corrette; in questo modo, è possibile ricalcolare un nuovo ISEE basandosi su questa seconda Dichiarazione Sostitutiva Unica, che di fatto andrà a sostituire il precedente, in modo così da risolvere i problemi precedentemente riscontrati.