La presentazione dell’Isee non è sempre la stessa: in molti casi di potrebbe compilare anche un ISEE ‘ristretto’. Ecco perché conviene.
Come ogni anno dal primo gennaio è possibile aggiornare il proprio Isee, l’Indicatore della situazione economica equivalente. L’Isee serve a calcolare la ricchezza del nucleo familiare, così da poter avere accesso ad eventuali bonus, prestazioni e agevolazioni nel caso in cui si dichiari un reddito nelle fasce tra le più basse.
Molte famiglie compilano ogni anno l’Isee Ordinario e in pochi sanno che esiste la possibilità di utilizzare un modulo diverso, ovvero quello dell’Isee ristretto. Non solo questo facilita la vita, ma dà la possibilità di avere accesso a diverse prestazioni e agevolazioni.
L’Isee Nucleo Ristretto può essere utilizzato soltanto in alcuni casi specifici, per la precisione può avvalersene il soggetto che vuole accedere a prestazioni di carattere socio-sanitario, come l’assistenza domiciliare o l’ospitalità alberghiera semiresidenziale/residenziale per coloro che non possono essere assistiti presso il proprio domicilio.
A questo punto possiamo intuire come l’Isee ristretto possa essere richiesto da persone che si trovano in uno stato di disabilità o di non autosufficienza, che necessitano di dichiarare un patrimonio ridotto così da poter accedere alle prestazioni medico-assistenziali.
L’Isee ristretto ti semplifica la vita: ecco quando si può presentare
Ma vediamo nel dettaglio cosa significa Isee ristretto. Sappiamo che l’Isee ordinario calcola il reddito e la ricchezza di ogni singolo membro appartenente allo stesso nucleo familiare e per nucleo familiare si intende quel gruppo di persone che risiede presso lo stesso domicilio.
Più è alto il numero di soggetti con reddito all’interno di un nucleo familiare, più sarà alto l’Isee complessivo. In queste circostanze il soggetto disabile potrebbe non avere accesso a bonus e agevolazioni utili a causa del reddito complessivo troppo alto. Ecco dunque come l’Isee ristretto può semplificare la vita: la persona disabile o non autosufficiente può compilare un Isee inserendo nel proprio nucleo familiare soltanto i parenti più stretti, ovvero l’eventuale coniuge e/o figli minorenni.
Facciamo l’esempio di una famiglia media, con due coniugi e due figli maggiorenni già lavoratori. Mettiamo caso che la moglie sia disabile e non abbia un reddito proprio: lei potrà richiedere un Isee ristretto considerando soltanto il suo reddito personale (pari a zero) e quello del marito, escludendo gli eventuali redditi dei figli che andrebbero a gravare su un Isee ordinario.
In questo modo una persona che ha necessità mediche può drasticamente diminuire il suo Isee così da ricevere gli aiuti di cui ha bisogno. Per presentare un Isee ridotto basta rivolgersi ai Caf e Patronati sul territorio, compilando apposita richiesta.