La manutenzione della caldaia è un obbligo per coloro che la posseggono. Se non fatta si possono ricevere sanzioni molto salate.
La manutenzione della caldaia non è solo una scelta, è un obbligo. Serve per garantire la sicurezza di questo apparecchio, in modo che funzioni in modo da non recare danni. Oltre a salvaguardare la sicurezza degli abitanti e dell’ambiente circostante, la manutenzione regolare è legalmente obbligatoria, e chi trascura tali responsabilità può affrontare serie conseguenze, non solo dal punto di vista normativo ma anche in termini di efficienza energetica e costi economici.
Come abbiamo detto, la legge stabilisce che è obbligatorio fare la manutenzione e stabilisce anche a chi spetta farla. Il proprietario di una casa è responsabile della manutenzione se abita personalmente nell’immobile e questo non fa parte di un condominio con riscaldamento centralizzato. Nel caso di condomini con un impianto centrale, l’amministratore di condominio è incaricato della supervisione, suddividendo i costi tra i condomini in base ai millesimi di proprietà.
Per le case in affitto, la responsabilità della manutenzione è condivisa tra il locatore e l’inquilino. Il locatore si occupa delle operazioni straordinarie, sostituzione, installazione e collaudo, mentre l’affittuario è responsabile della manutenzione ordinaria, che include la pulizia della caldaia, il controllo dei fumi e la sostituzione di componenti usurati.
Rischi e sanzioni per chi non fa la manutenzione
I tempi per la manutenzione sono definiti dalla legge e variano in base al tipo di caldaia, alla data di installazione e alla potenza dell’impianto. La manutenzione ordinaria di solito avviene annualmente e ogni due anni, ma alcune caldaie richiedono controlli più frequenti. Chi trascura la manutenzione della caldaia si espone a diversi rischi, inclusi malfunzionamenti, incidenti gravi ed eccessiva emissione di anidride carbonica. Le sanzioni sono comminate al responsabile, che può essere l’inquilino, il locatore o l’amministratore di condominio, a seconda delle circostanze.
In particolare le sanzioni sono le seguenti:
- da 500 a 600 euro per la mancata compilazione del libretto per il responsabile della manutenzione;
- da 1.000 a 6.000 euro per il manutentore che non ha compilato il libretto;
- da 50 a 3.000 euro se non viene effettuata la manutenzione;
- 200 euro in più sulla sanzione per la mancata compilazione del libretto se vengono rilevate anomalie.
I costi della manutenzione variano in base al tipo di intervento e alla caldaia stessa. In genere, la manutenzione annuale ha un costo compreso tra 50 e 100 euro, mentre il controllo delle emissioni inquinanti può superare i 100 euro. Il rilascio del bollino blu, attestante il controllo dei fumi, ha un costo fisso di 13 euro. Per interventi straordinari, più complessi, i costi possono salire a 500/600 euro, ma in alcuni casi, sono detraibili.
Insomma la manutenzione della caldaia è un investimento per la sicurezza, l’efficienza energetica e la durata dell’impianto. È importante farla soprattutto, per garantire il benessere degli abitanti e la tutela dell’ambiente.