Cos’è un contratto di locazione per studenti universitari? E quali sono le regole da rispettare? Scopriamo insieme le principali caratteristiche.
Il contratto di locazione per gli studenti universitari e un tipo di contratto d’affitto a uso transitorio stipulato tra il proprietario di un immobile, detto locatore e uno studente universitario, detto conduttore, col fine di fornire allo studente un alloggio temporaneo durante il suo percorso di studi.
Con uso transitorio si intende la possibilità di stipulare un contratto di locazione con una durata inferiore rispetto a quella prevista per i contratti di locazione normali (4+4, 3+2) questo permette di andare incontro sia alle esigenze del locatore, che può appunto vincolare l’immobile per un periodo inferiore a quello stabilito, sia a quelle dello studente che si impegna solo per il periodo a lui necessario.
Il contratto si caratterizza, quindi, per la durata inferiore alla norma e per la possibilità per i genitori dello studente di garantire per il pagamento del canone. Il locatore ha la possibilità di stipulare un contratto singolo con ogni studente, così da poter di gestire al meglio la rotazione degli studenti durante l’anno.
Le condizioni essenziali e imprescindibili che caratterizzano il contratto transitorio sono le seguenti: lo studente deve avere le residenza anagrafica in un comune diverso rispetto a quello in cui si trova l’università e deve essere espressamente dichiarato in una clausola all’interno del contratto, questo perché è essenziale che il contratto venga stipulato solo ed esclusivamente a fini di studio; il secondo requisito da rispettare è che l’immobile concesso in locazione sia situato presso il comune in cui è posta l’università o un comune limitrofo.
La forma prevista è quella stabilita dal ministero dei trasporti e delle infrastrutture, è infatti previsto che il contratto venga redatto esclusivamente sulla base di un modello predisposto dal Ministero. Nel contratto devo essere riportate le generalità del locatore e del conduttore, seguono i dati dell’immobile che devono riportare l’ubicazione, la descrizione e i relativi dati catastali.
È possibile concedere in locazione solo una parte dell’immobile, quindi una stanza, un’ala, un piano. Per quanto riguarda il canone, è stabilito da accordi locali, il locatore quindi nel chiedere il canone può stabilire l’importo che vuole ma non può superare i limiti previsti per le varie fasce. Il contratto di locazione ha una durata massima e una minima prestabilite che sono da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 36.