Luca Zingaretti senza freni confessa: “Adoro farlo per mia moglie”

Luca Zingaretti si lascia sfuggire interessanti rivelazioni che stupiscono i fan, l’attore svela cosa ama fare per la moglie Luisa Ranieri.

Dal 12 aprile Luca Zingaretti è tornato a vestire i panni di Bruno Testori, il direttore della prigione San Michele nella seconda stagione della serie Il Re. In occasione del nuovo debutto si è lasciato sfuggire alcune rivelazioni, non solo sulla sua sfera professionale ma anche su quella personale.

Luca Zingaretti senza freni
Luca Zingaretti -newsicily.it

Il noto volto del Commissario Montalbano ancora una volta ha ribadito che nonostante la carriera per lui sia molto importante la sua priorità resta sempre la famiglia. In un’intervista concessa al settimanale Nuovo Tv ha rivelato che da sempre sceglie gli impegni televisivi in base alle esigenze delle donne più importanti della sua vita. Naturalmente si riferisce alla moglie Luisa Ranieri e alle loro figlie, Emma e Bianca.

Al primo posto ha sempre messo la famiglia, Luca Zingarettiha fatto sapere che fare l’attore è un lavoro che spesso porta lontano dalla famiglia e se ci sono dei figli spinge a dover rinunciare a certi lavori. Da quasi vent’anni è legato sentimentalmente all’attrice protagonista della fiction Lolita Lobosco. I due si sono conosciuti sul set di Cefalonia nel 2005 e sono convolati a nozze nel 2012, a distanza di molti anni sono più complici e innamorati che mai.

Luisa Ranieri e Luca Zingaretti a gonfie vele, l’attore svela cosa adora fare per la moglie

Nonostante la loro relazione sia iniziata vent’anni fa, il noto attore continua ad essere nei confronti della moglie romantico come lo era agli inizi della loro storia d’amore.

Luca Zingaretti adora farlo per la moglie
Luca Zingaretti e Luisa Ranieri (Foto Instagram @lucazingarettiofficial) -newsicily.it

Luca Zingaretti tra le varie cose ha fatto sapere che regala alla moglie tanti fiori perché se li merita, ha poi aggiunto: “Vedere la felicità negli occhi della persona cui vuoi bene non ha prezzo.” Spazio alla sfera professionale, riferendosi alla seconda stagione de Il Re ha rivelato di aver studiato molto per questa parte. A detta sua si è documentato tantissimo per trasformarsi in questo direttore così ombroso e controverso.

L’attore ha anche detto che girare le scene della serie tra le mura dell’ex carcere di Torino ha aiutato molto sia lui che il cast ad entrare in un’atmosfera claustrofobica in cui si esasperano comportamenti e dinamiche relazionali. Di certo è un ruolo totalmente diverso da quello del commissario Montalbano che lui ha sempre interpretato con immensa gioia. Però, ha rivelato che dopo la pandemia aveva voglia di una storia nuova ed è davvero orgoglioso dell’incredibile successo che la serie ha ottenuto fino ad ora.

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