Chi mangia le unghie dovrebbe essere consapevole che è meglio smettere subito, una ricerca ha accertato che il rischio per la salute è alto.
A soffrire di onicofagia sono tante persone, anche in Italia. Mangiarsi le unghie è un’abitudine comune ad adulti e adolescenti, anzi spesso si inizia in giovane età e si continua nell’età adulta. Mordere, strappare e distruggersi le unghie, però, fa male alla salute. E non solo a quella delle unghie.
Le ragioni che spingono le persone a mangiarsi le unghie possono essere molto diverse tra loro. C’è chi scarica sulle unghie la propria frustrazione, come riposta a situazioni di stress, noia o ansia. Ma c’è anche chi lo fa per gestire le emozioni, consciamente o inconsciamente. Nei casi più gravi mangiare le unghie può diventare un vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo, che richiede un trattamento professionale. Ma perché è bene smettere di portare avanti questa abitudine?
Mangiare le unghie fa male, abbiamo detto. In effetti ci sono diversi effetti negativi associati a questa pratica. Ovviamente ciò che si nota subito e che salta agli occhi è che danneggiare le unghie mordendole e strappandole può causare danni fisici alle stesse unghie, come sfaldamenti, deformazioni o infiammazioni dei tessuti circostanti.
Non solo, mangiarsi le unghie può portare anche ad altre conseguenze, ad esempio sui denti, che possono usurarsi. E soprattutto, si può andare incontro a infezioni (ad esempio paronichia), che possono essere dolorose e richiedere cure mediche. Uno studio datato 1998, ma che vale la pena ricordare, condotto dalla Pennsylvania University, ha dimostrato che sotto le unghie delle mani proliferano i batteri, come del resto su ogni parte del corpo, ma in numero maggiore.
Proprio nello spazio subungueale si possono nascondere batteri potenzialmente patogeni come l’Escherichia coli, lo Stafilococco, lo Streptococco e la Salmonella. Un più recente studio turco del 2007 ha dimostrato che su 59 persone che si mangiavano le unghie, il 76% aveva il batterio dell’Escherichia coli nel cavo orale.
Anche lavando le mani non si riesce a igienizzare sempre bene lo spazio sotto le unghie, che rappresenta l’ambiente ideale, riparato, umido e caldo, per la proliferazione di germi e batteri, anche pericolosi. Ed è peggio se si usano le unghie finte, dato che essendo più lunghe ne possono ospitare di più. L’ideale sarebbe tenerle corte e spazzolarle per bene ogni volta che ci si lava le mani.
Ma soprattutto sarebbe bene smettere di mangiarsi le unghie. Per combattere questa abitudine che può essere nociva ci sono alcune strategie da adottare. Una possibilità è quella di tenere le unghie corte in modo da ridurre la tentazione di morderle. Poi si possono applicare degli smalti con un gusto amaro e sgradevole o indossare guanti o bendaggi per evitare di morderle. In alcuni casi, può essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di un terapista per comprendere le cause profonde dell’abitudine e sviluppare strategie per affrontarla.