Negli ultimi anni, l’Europa e l’Italia hanno assistito a un preoccupante aumento dei casi di morbillo e pertosse. Appello per i vaccini.
Questo fenomeno è stato accompagnato da una riduzione delle vaccinazioni, mettendo a rischio la cosiddetta immunità di comunità.
Le conseguenze sono gravi, soprattutto per i soggetti più fragili che si trovano esposti a maggiori rischi.
Il morbillo è una malattia infettiva che può avere conseguenze anche molto serie. Prima dell’introduzione del vaccino negli anni ’60, causava milioni di morti ogni anno.
Oggi, nonostante la disponibilità di efficaci programmi di vaccinazione, stiamo assistendo a un allarmante ritorno della malattia. Secondo l’ECDC, i casi in Europa sono aumentati esponenzialmente negli ultimi due anni. In Italia, solo nei primi tre mesi del 2024 sono stati registrati 213 casi di morbillo, con un’alta percentuale di non vaccinati tra i contagiati.
Anche la pertosse sta conoscendo una preoccupante recrudescenza.
Questa malattia colpisce soprattutto i bambini sotto i 5 anni e può essere mortale nei neonati e nei bambini con meno di un anno. I dati mostrano un incremento dei casi in tutta Europa e in Italia si sono già verificati decessi tra i neonati nel 2024.
Di fronte a questa situazione allarmante, gli esperti sanitari lanciano un appello alla popolazione affinché aderisca ai programmi di vaccinazione.
La Società Italiana dei Medici di Medicina Generale (SIMG) sottolinea l’importanza delle vaccinazioni sia per proteggere se stessi sia per tutelare la salute pubblica. È essenziale non solo seguire il calendario vaccinale per bambini ma anche assicurarsi che gli adulti ricevano le dosi necessarie per mantenere alta la copertura immunizzativa contro queste malattie.
La battaglia contro il morbillo e la pertosse richiede uno sforzo collettivo: dalla responsabilità individuale nella scelta della vaccinazione alla promozione da parte delle istituzioni sanitarie dell’importanza vitale delle immunizzazioni come strumento preventivo contro queste patologie infettive.
La raccomandazione è chiara: oltre al tetano – causa ancora oggi alcuni decessi annualmente – è fondamentale proteggersi dal morbillo e dalla pertosse attraverso le opportune campagne vaccinali.
Queste azioni rappresentano passaggi cruciali non solo nella salvaguardia della salute individuale ma anche nel contenimento della diffusione delle infezioni tra la popolazione generale.
Mentre il panorama epidemiologico attuale mostra segnali preoccupanti legati al calo delle coperture vaccinali contro il morbillo e la pertosse in Italia ed Europa, emerge con forza l’appello degli esperti alla responsabilizzazione individuale verso le pratiche preventive offerte dalle campagne di immunizzazione.
Solo attraverso una rinnovata attenzione verso le politiche sanitarie preventive sarà possibile invertire questa tendenza negativa garantendo così una maggiore sicurezza sanitaria per tutti cittadini europei nelle generazioni presenti e future