Il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di trasformazione significativa, caratterizzata da sfide e opportunità che ridefiniscono il panorama delle compravendite e degli affitti.
Partendo da un’analisi delle recenti dinamiche di mercato, influenzate dalla cautela degli istituti di credito e dal calo delle erogazioni dei mutui, il report elaborato da Nomisma evidenzia le prospettive future del mercato immobiliare, con un focus particolare sugli impatti dei cambiamenti demografici e sulle nuove normative europee in materia di efficienza energetica.
Secondo l’ultimo rapporto di Nomisma, il settore immobiliare italiano sta attraversando una fase di rallentamento, nonostante il recente taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea. L’impatto di questa manovra non si è ancora manifestato concretamente sul mercato.
Il report evidenzia che circa 300.000 famiglie hanno dovuto rinunciare all’acquisto di un’abitazione tramite mutuo, principalmente a causa dell’atteggiamento cauto degli istituti di credito. Le banche, infatti, sono restie a concedere finanziamenti a tassi elevati, temendo difficoltà nei pagamenti da parte dei clienti o potenziali surroghe in caso di future riduzioni del costo del denaro.
Il ricorso al credito ha toccato minimi storici, con meno dell’1% di potenziali acquirenti interessati a comprare casa nell’anno in corso. Le erogazioni di mutui nella prima metà del 2024 hanno raggiunto appena 7,7 miliardi di euro, dimezzandosi rispetto al 2022. Le previsioni per i prossimi anni indicano un lento recupero.
L’andamento dei prezzi immobiliari nelle maggiori città italiane mostra un quadro variegato. Napoli emerge come la città con l’incremento più marcato (+3%), superando la media delle città metropolitane (+1,7%). Seguono Milano e Padova (entrambe +2,9%) e Venezia (+2,7%). Roma registra un incremento del 2%, mentre Cagliari e Palermo mostrano una leggera flessione.
Per quanto riguarda i tempi medi per le compravendite si segnala una media nazionale intorno ai 5 mesi; Milano mantiene tempi relativamente brevi poco oltre i 4 mesi nonostante un calo delle vendite nel primo trimestre del 2024.
Il futuro del settore sarà plasmato dai cambiamenti demografici e dall’implementazione della direttiva Case Green europea. Si prevede un declino della popolazione italiana che porterà a circa 47,8 milioni entro il 2070; tuttavia questo fenomeno potrebbe essere bilanciato dall’aumento dei nuclei familiari composti prevalentemente da una o due persone.
La direttiva Case Green rappresenta invece una sfida significativa per il patrimonio immobiliare nazionale largamente obsoleto rispetto agli standard fissati dall’Unione Europea per l’efficienza energetica.
In questo contesto complesso è fondamentale procedere con cautela nell’acquisto immobiliare affidandosi alla consulenza esperta come quella fornita dai notai nel settore.