Nel corso del 2024 è possibile utilizzare il bonus mutui? Ecco qual è lo scenario attuale e cosa prevede la legge vigente.
Seppur in lieve calo, i tassi dei mutui continuano a rimanere a livelli di gran lunga superiori a quelli del periodo 2020-2021. E anche se le previsioni per i prossimi mesi sono tendenzialmente positive, in quanto la BCE sembrerebbe intenzionata ad effettuare ulteriori riduzioni dei tassi, in tanti si chiedono se vi siano ulteriori possibilità per ammortizzare, per quanto possibile, parte dei costi di una spesa per tantissimi necessaria per poter acquistare casa.
Ecco dunque cosa è possibile fare, nel corso del 2024, in merito al bonus mutui e in cosa consiste questa forma di aiuto all’acquirente di un’abitazione che sottoscrive un nuovo mutuo con un istituto bancario.
Iniziamo subito con una buona notizia: il 2024 sarà caratterizzato dalla presenza del bonus mutui che consentirà dunque a molti italiani di beneficiare di un’importante agevolazione che il Governo ha introdotto in materia fiscale, proprio allo scopo di sostenere chi decide di acquistare casa con un contratto di finanziamento. La legge mette le cose in chiaro in tal senso: questa misura infatti è rivolta ai proprietari di un immobile che risiedano nello stesso e che siano, ovviamente, firmatari del mutuo.
La legge prevede, nel rispetto di tagli requisiti, di ottenere la detrazione sugli interessi passivi del prestito ipotecario, il tutto entro un limite massimo di 760 euro. Il tutto a patto che il mutuo sia stato stipulato entro un anno prima dall’acquisto della casa oppure che l’acquisto avvenga non più di 12 mesi dalla sottoscrizione dello stesso.
Ma attenzione: se dopo aver fruito di quello che è a tutti gli effetti un rimborso Irpef si decide di cambiare la residenza, si perderanno i benefici del bonus mutuo. Anche se sono previste una serie di eccezioni: il trasferimento per questioni lavorative oppure presso istituti di ricovero (purché l’abitazione principale non venga affittata) non farà perdere la detrazione.
Questo vale anche nel caso in cui venga spostata la residenza ma un parente del nucleo familiare rimanga a vivere nell’altra abitazione. In caso di coppie separate invece si potrà continuare a beneficiare della detrazione anche se il genitore separato non sia più residente nell’immobile destinato a prima casa, questo a patto che nell’abitazione venga mantenuta la residenza da un parente.