Gli esperti mettono in guardia: non consumate mai questo prodotto, fa malissimo al cervello e le conseguenze potrebbero essere disastrose.
Al giorno d’oggi la produzione massiva anche dei beni di prima necessità ci pone in dubbio costante sulla qualità dei prodotti che compriamo e che consumiamo. In altre parole, la bontà e la genuinità anche della “semplice” pasta non è sempre garantita, proprio perché alla base della sua produzione vi sono logiche e dinamiche diverse ormai oggigiorno.
E come dicevamo prima, un pensiero simile si può estendere a qualsiasi prodotto alimentare portiamo in tavola. Il problema però è che sappiamo, ad esempio, che merendine, snack vari e patatine in busta non fanno bene – tant’è che se ne consiglia sempre un consumo moderato – ci sono altri prodotti insospettabili, ma che fanno altrettanto male alla nostra salute. Uno su tutti, poi, è nemico del cervello e può causare anche danni cognitivi importanti. Ma di quale si tratta?
Secondo il neuroscienziato Robert WB Love, le bevande analcoliche “light” sono un veleno per il cervello. All’apparenza, infatti, queste bevande sono allettanti proprio perché contengono meno zuccheri e calorie, si tratta però solo di uno specchietto per le allodole in termini di salute e dieta healthy. E non è nemmeno la prima volta che medici e scienziati sollevano più di un dubbio circa l’uso di queste bevande.
La maggior parte di queste cosiddette bibite dietetiche, infatti, vengono zuccherate con l’aspartame, ovvero un dolcificante artificiale considerato possibilmente cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’aspartame, infatti, non fa bene ai batteri intestinali e ha tantissimi effettivi negativi sull’organismo, incluso il cancro negli animali. Ma non solo. Sempre sui social, il neuroscienziato Robert WB Love ha spiegato anche come esistano ricerche che hanno già dimostrato che questo dolcificante contribuisce ad aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
E qualsiasi fattore che aumenta il rischio di diabete aumenta anche il rischio Alzheimer. In altre parole, le bevande fit potrebbero essere dirette responsabili nello sviluppo dell’Alzheimer, una malattia neurodegenerativa che causa una progressiva perdita di memoria e declino cognitivo associata a disturbi del linguaggio e persino difficoltà a svolgere compiti semplicissimi come fare la spesa al supermercato. Proprio perché però si può prevenire o comunque ritardare la sua comparsa, meglio evitare l’uso massiccio di queste bevande.