La pigrizia in alcuni momenti della nostra vita è normale, ma se protratta nel tempo potrebbe essere un segnale della nostra mente.
“Non ho voglia di fare nulla”: quante volte nella vita ce lo siamo detti? Probabilmente tante. In effetti non vi è alcun problema a dedicarsi del sano riposo, poiché rigenerante per la mente e per il corpo: bisogna ricordarsi di essere umani. Il problema insorge quando questa sensazione si protrae nel tempo, diventando destabilizzante per la persona che la manifesta.
Da qui sorge spontaneo un dubbio: qual è il filo sottile tra il dolce far nulla e qualcosa di più complesso e meritevole di attenzione? E soprattutto, da cosa è causata questa situazione psico-fisica? A rispondere a tutte queste domande è stata una nota psicologa.
Cosa si nasconde dietro ad una prigrizia prolungata
Come accennato in precedenza, bisogna fare una buona distinzione tra il non voler far nulla per un breve periodo e uno più prolungato. In realtà, il problema sorge quando questa condizione diventa destabilizzante, perché limita le attività quotidiane. Se, dunque, questa sorta di apatia potrebbe far apparire una persona come ‘scansafatiche’, il problema potrebbe nascondere profonde sfide emotive e psicologiche.
Secondo Emma Lerro, psicoterapeuta di Unobravo, non avere voglia di fare nulla può essere un segnale di apatia, quella condizione che ci priva della motivazione e ci lascia indifferente persino verso le attività che amiamo di più. Questo stato d’animo può essere normale in certi periodi, quando abbiamo bisogno di staccare la spina e prendere fiato. Tuttavia, se persiste nel tempo e si estende a più ambiti della nostra vita, potrebbe essere un campanello d’allarme che merita attenzione.
Secondo Lerro, anche se il sentirsi stanchi e privi di motivazione può essere un sintomo della depressione, non dovremmo saltare subito a conclusioni affrettate. Le cause dietro la mancanza di voglia di fare nulla possono essere molteplici. La pressione sul lavoro, le aspettative irrealistiche, la confusione riguardo al nostro percorso di vita: tutti questi fattori possono contribuire a un senso di stanchezza e apatia. È importante interrogarsi sinceramente su cosa ci renda davvero felici e soddisfatti, e se stiamo seguendo il nostro vero percorso.
La paura del fallimento è un’altra possibile causa che ci impedisce di agire e di perseguire i nostri sogni. Spesso ci auto-limitiamo, rinunciando a ciò che desideriamo per timore di non farcela. Tuttavia, superare questa paura è l’unica arma per ritrovare la motivazione e l’entusiasmo per la vita.
Il consiglio? Se vi ritrovate a combattere con la sensazione di non avere voglia di fare nulla, ci sono alcune strategie che potete mettere in pratica fin da subito. In primo luogo, accettare il momento di stasi come un suggerimento per riposare e recuperare le energie. In aggiunta, è bene riflettere sui propri obiettivi e desideri, e agire un passo alla volta senza sovraccaricarti di aspettative spesso irrealistiche. Ad ognuno il suo percorso, che va perseguito anche accettando e rispettando i propri limiti: solo così sarà possibile raggiungere i propri obiettivi.