Non paghi le tasse se ti trovi in questa situazione e sono molti a metterla in pratica

In Italia esiste una situazione che permette ai contribuenti di non pagare le tasse e di non rischiare pignoramenti: di quale parliamo?

Non pagare le tasse e farla franca: tale situazione purtroppo già assai diffusa in Italia potrebbe essere agevolata da una novità introdotta dal Governo Meloni. L’origine del problema sta nella riforma della riscossione esattoriale che punta a emancipare totalmente i nullatenenti (veri o mendaci) dalle cartelle di pagamento. In sé, non ci sarebbe nulla di male in una riforma che prova a favorire chi ha poco o nulla…

Un modo per non pagare più le tasse
Stop alle tasse per chi è in questa situazione – newsicily.it

Ma non sempre il nullatenente può essere definito in modo inequivocabile un contribuente incapace di versare le tasse o di pagare le sanzioni dovute per i debiti fiscali. Come sappiamo, nel nostro Bel Paese, buona parte di coloro che si dichiarano nullatenenti sono in realtà persone in grado di provvedere al loro mantenimento e spesso anche ricche, che scelgono deliberatamente di ingannare il fisco.

Ebbene, con lo stralcio automatico dopo cinque anni previsto dalla nuova riforma e, soprattutto, con la possibilità di stralciarle già a sei mesi il debito, tutti i finti nullatenenti italiani potrebbero andare incontro all’ennesimo privilegio. Tutto ciò non fa male solo all’economia nazionale ma mina anche un principio fondamentale dell’ordinamento: quello secondo cui il creditore risponde delle sue obbligazioni anche se in quel momento non è in grado di farlo.

Tale principio è ingiusto solo in apparenza. Privilegiare chi non può pagare in un determinato momento, infatti, significa favorire una pericolosa disparità di trattamento fra i contribuenti. Il contribuente “nullatenente” va aiutato a mettersi in regola col fisco, ma i suoi debiti non possono essere annullati, anche in base al fatto che, presto o tardi, potrebbe mutare il proprio stato patrimoniale ed essere quindi in grado di sostenere i propri debiti.

Il problema diventa ancora più evidente quando ci si trova di fronte a chi mantiene artificialmente lo stato di nullatenenza, nascondendo beni e patrimoni. Ovvero chi sfrutta una situazione ambigua per non pagare tasse e arricchirsi ancora di più.

Non pagare le tasse senza conseguenze è più facile: come cambia la situazione

Torniamo al Decreto riscossione 2024: la riforma che introduce nuove disposizioni sulla gestione dei debiti fiscali in Italia propone tante iniziative interessanti. Per esempio, è giusto che siano state introdotte più rate per pagare i debiti fiscali (la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali passa da 72 a 120) con diverse possibilità di proroga in caso di comprovato peggioramento della situazione economica del debitore.

Un modo per non pagare più le tasse
Riforma riscossione e stralcio totale dei debiti – newsicily.it

Il vero problema si nota con la fattispecie degli atti inclusi nella riscossione coattiva. Per semplificare il processo del recupero crediti, la riforma introduce nuovi atti che rientrano nella procedura di riscossione coattiva, come lo stralcio automatico dei ruoli dopo cinque anni.

Nel 2025, è infatti prevista la cancellazione dei debiti se l’Agenzia delle Entrate non riesce a riscuotere quanto dovuto entro un quinquennio. In pratica, l’Agenzia delle Entrate ha un periodo di cinque anni per riscuotere i debiti fiscali. La cancellazione avviene dall’affidamento del ruolo all’Agenzia delle Entrate. E così i debiti non saranno più oggetto di recupero. E se l’anagrafe tributaria rivela che il contribuente è nullatenente lo stralcio automatico avviene già dopo sei mesi. Con la massima felicità del falso nullatenente.

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