C’è una nuova normativa per i viaggi in Europa che fa tremare i turisti in vista delle vacanze. Ecco cosa è stato deciso.
In questo periodo, moltissime persone stanno organizzando quelle che saranno le loro vacanze estive. C’è chi decide di andare al mare, chi in montagna e chi invece di spostarsi verso alcune delle capitali europee più amate e apprezzate al mondo. Pensate per esempio a Londra, a Parigi, a Barcellona, a Berlino e via dicendo. Tutte opzioni parecchio apprezzate e raggiungibili facilmente prendendo un aereo dall’Italia.
Ma presto le cose potrebbero però cambiare. Stando a quanto emerso, è stata da poco emanata una nuova normativa legata ai viaggi in Europa. E secondo quanto si legge, il terrore dei turisti proprio inviata delle vacanze sta crescendo di giorno in giorno. Ecco che cosa prevede e cosa sarà obbligatorio fare, per molti si tratterà di un vero e proprio disastro che potrebbe addirittura costringere a cambiare i piani.
Viaggi in Europa: cosa prevede l’ultima normativa
C’è una nuova normativa legata ai viaggi in Europa che sta facendo parecchio parlare ed è destinata a cambiare le carte in tavola per milioni di turisti che già stavano programmando le proprie vacanze. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo, dopo aver scoperto che cosa prevede la legge forse ci penserete due volte prima di fare le valigie e partire per un’avventura meno felice di quanto vi aspettavate.
C’è infatti un nuovo sistema di controllo che è previsto per i cittadini britannici e per quelli provenienti da paesi non UE che decidono di visitare l’Unione Europea. Il quale consisterà in controlli delle impronte digitali e scanner facciali. Come previsto dal nuovo EES, il sistema di ingresso e uscita dall’UE. Questo innovativo vedrà il nome di ciascun passeggero e i suoi dati biometrici. Secondo un sondaggio di Co-Op Insurance, ad oggi il 63% degli adulti el Regno Unito ancora non sa delle nuove regole di frontiera.
Il che potrebbe rappresentare un problema non da poco per ciò che riguarda il turismo in generale, anche dell’Italia, che potrebbe così privarsi di un numero molto importante di turisti provenienti dal Regno Unito. In quanto, stando a quanto si legge, questi dati raccolti verranno tenuti su un sistema per ben 3 anni. E nonostante tutte le rassicurazioni del caso, la paura riguarda nello specifico il rispetto della propria privacy personale.