Cosa succede adesso con figli, assegno unico e prima casa in seguito alla nuova Riforma dell’Isee? Ecco cosa aspettarsi.
Il Governo è al lavoro per mettere in campo una nuova riforma dell’Isee che potrebbe cambiare le carte in tavola per quanto riguarda diverse agevolazioni. Ecco cosa bolle in pentola.
A partire dall’alimentazione fino ad arrivare alle bollette per le utenze domestiche, sono davvero tante le spese che gravano sulle nostre tasche. Complice l’aumento generale dei prezzi, purtroppo, riuscire a far quadrare i conti ed arrivare alla fine del mese risulta per molte famiglie sempre più difficile.
In tale ambito giunge spesso in aiuto il governo, che decide di mettere in campo delle agevolazioni a sostegno dei nuclei famigliari economicamente più disagiati. Nella maggior parte dei casi, per accedere a tali bonus, è richiesto di non superare un determinato limite Isee.
Nuova riforma Isee 2024, cambia tutto: cosa succede adesso con figli, Assegno Unico e prima casa?
Proprio l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è finito di recente al centro dell’attenzione dell’esecutivo. Quest’ultimo, infatti, è al lavoro per attuare una riforma dell’Isee che potrebbe portare con sé tanti ed importanti cambiamenti. Entrando nei dettagli, stando alle ultime indiscrezioni, si starebbe valutando la possibilità di escludere o quantomeno ridurre il peso dell’assegno unico nel calcolo dell’Isee.
Una strada dello stesso tipo potrebbe essere intraprese anche per la prima casa. Il valore di quest’ultima, infatti, viene ad oggi conteggiato ai fini del calcolo del patrimonio immobiliare. Quest’ultimo, a sua volta, va ad incidere sul reddito equivalente, aumentando di conseguenza il valore dell’Isee stesso.
Un elemento che risulta particolarmente penalizzante per le famiglie che, ad esempio, hanno ereditato una casa e percepiscono un reddito basso. A tal fine, con la nuova riforma dell’Isee, potrebbe essere introdotta una soglia di esclusione o quantomeno una riduzione del valore della prima casa ai fini del calcolo dell’Indicatore.
Ma non solo, si starebbe pensando anche ad una rimodulazione della scala di equivalenza, affinché possa risultare più vantaggiosa per i nuclei famigliari con più figli. In pratica il governo vorrebbe intervenire sulle voci e sulle regole che influiscono sul calcolo dell’Isee, al fine di rendere tale strumento più equo possibile e soprattutto adeguandolo alle reali esigenze delle famiglie.
Più basso è l’Isee, infatti, maggiore è il numero di benefici a cui si ha diritto. Per questo motivo è fondamentale una definizione accurata delle condizioni patrimoniali e reddituali, al fine di garantire le agevolazioni a coloro che ne hanno effettivamente bisogno. Al momento comunque sono solo ipotesi. Bisogna attendere le prossime mosse del governo per vedere come e in quali termini deciderà di riformare l’Isee.