Sono in arrivo nuovi bonus ed incentivi per la specializzazione intelligente. Domande al via, ecco di che cosa si tratta.
Nel corso delle ultime settimane, stiamo assistendo a diverse novità annunciate dal governo dal punto di vista economico e finanziario. L’obiettivo rimane sempre quello di venire incontro ai cittadini e ai nuclei familiari più in difficoltà, andando ad integrare sussidi vari e detrazioni fiscali che potrebbero giocare un ruolo decisivo per poter arrivare a fine mese senza troppe difficoltà e senza dover rinunciare a nulla.
Ma non solo, perché il piano di bilancio prevede anche l’ausilio di alcuni incentivi utili per poter favorire alcuni processi che rientrano a pieno negli obiettivi stilati. Come per empio a transizione ecologia e quella digitale. Che riguardano tanto i lavori quanto lo sviluppo di conoscenze dal punto di vista lavorativo e di istruzione. Oggi parliamo nello specifico della specializzazione intelligente, che ha nuovi bonus ed incentivi le cui domande sono già aperte. Ecco di che cosa si tratta.
Bonus e incentivi per la specializzazione intelligente: ecco quali sono
Sono finalmente state aperte le domande per i vari progetti di ricerca e sviluppo sperimentale delle imprese localizzate in alcune regioni italiane. Il tutto è in linea con la “Strategia nazionale di Specializzazione intelligente” voluta dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy con il decreto del 14 settembre 2023. Sono stati stanziati oltre 470 milioni di euro per questo progetto.
E sarà possibile utilizzarlo se si è residenti in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. A partire dal 10 luglio, tutte le imprese che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e di ricerca avranno modo di presentare la domanda. Che può venire precompilata a partire dal 25 giugno tramite il form dedicato.
Si tratta sostanzialmente di un aiuto finanziario per alcuni progetti. Come possono essere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale che fanno uso di tecnologie abilitanti fondamentali, anche definite KETs. Le spese non possono essere né inferiori a 3 milioni di euro né superiori ai 20 milioni. La percentuale massima del finanziamento agevolato è pari al 50% delle spese e dei costi ammissibili per le grandi imprese, del 40% per le piccole e medie imprese. E verrà garantito il tutto sotto forma di contributo diretto alla spesa, in base alla dimensione dell’impresa che fa domanda. Nulla di più semplice, è un aiuto fondamentale messo a disposizione dal Governo.