Lo scaldabagno è uno degli apparecchi domestici più utilizzati dagli italiani, ciononostante occorre fare molta attenzione ai consumi.
La funzione principale dello scaldabagno è riscaldare l’acqua dell’impianto idraulico, che a sua volta è utilizzato per incanalare l’acqua in cucina e in bagno. E’ pertanto molto diffuso nelle abitazioni e negli uffici.
Tuttavia, in commercio sono presenti una serie di scaldabagni differenti: c’è infatti la possibilità di acquistare i modelli elettrici, a gas, a legna, a pompa di calore ecc. I primi scaldabagni nacquero addirittura nel 1902, grazie ai progetti dell’ingegnere tedesco Hugo Junkers.
Quest’ultimo realizzò degli apparecchi in grado di riscaldare l’acqua privi di sistemi di sicurezza. Pertanto, i primitivi scaldabagni erano estremamente pericolosi, poiché non riuscivano a controllare la fiamma. Oggi, la moderna tecnologia è capace di creare apparecchi quasi fantascientifici, perciò l’unico problema è il consumo.
Il reale consumo dello scaldabagno
La maggior parte delle persone afferma che l’elettrodomestico che consuma di più è proprio lo scaldabagno; altri invece dicono che ci sono dei modelli molto più convenienti. Qual è allora la verità? In realtà, l’acqua calda può essere portata nelle case in varie modalità. I metodi più utilizzati sono ovviamente l’installazione della caldaia o dello scaldabagno.
Quest’ultimo è notoriamente il più semplice da utilizzare, ma anche il più dispendioso per l’eccessivo consumo di corrente. L’acqua infatti è riscaldata sfruttando l’energia elettrica e non il gas, come accade invece nelle caldaie. Questi apparecchi sono inoltre sconsigliati da tantissime persone anche per l’eccessivo consumo di acqua.
Qual è allora il reale consumo di uno scaldabagno? Innanzitutto, lo scaldabagno elettrico è un apparecchio semplicissimo da utilizzare e, soprattutto, fornisce la possibilità di non consumare il gas. Questo dettaglio non va chiaramente trascurato, poiché nell’attuale momento storico il costo del gas è aumentato a dismisura. Ad ogni modo, il riscaldamento dell’acqua avviene mediante una legge della Fisica chiamata effetto Joule: in questo caso l’energia elettrica viene convertita in calore. Tuttavia, ci sono due differenti scaldabagni elettrici: boiler e istantaneo.
Il primo possiede un serbatoio pieno di acqua calda, la quale viene costantemente mantenuta tra i 30 e i 60°C; il secondo invece ha il compito di riscaldare solo l’acqua richiesta. Pertanto, il consumo di uno scaldabagno dipende dalla grandezza della casa e dal numero di persone che vi risiedono. Ad esempio, una famiglia di 4-6 persone potrebbe consumare circa 1.400-1.800 kWh di elettricità all’anno. Ciò significa che pagherebbero annualmente 240-270 euro. Uno degli apparecchi più consigliati è senza dubbio lo scaldabagno a pompa di calore, poiché consuma mediamente circa 620 kWh all’anno, che corrisponderebbero a 90-100 euro.