Credevamo totalmente debellata la peste bubbonica. E invece non è così: ecco i sintomi con cui si manifesta.
La peste bubbonica, causata dal batterio Yersinia pestis e trasportata principalmente dai ratti infetti e dalle loro pulci, è stata responsabile di milioni di morti nel corso dei secoli. Oggi pensiamo di averla sconfitta definitivamente. La verità, invece, è che vi sono ancora delle possibilità di contrarla. Ecco come riconoscerla e curarla.
La peste bubbonica è la tipologia di peste più diffusa e, in tutto il mondo, si registrano ogni anno tra i 1.000 e i 3.000 casi. Le autorità sanitarie italiane raccomandano sempre la massima prudenza alla popolazione, invitando a seguire le indicazioni igieniche e a evitare il contatto con roditori e loro abitazioni.
La riemergenza della peste bubbonica solleva interrogativi su come gestire le malattie infettive in un’epoca moderna. Sebbene la medicina abbia compiuto notevoli progressi dalla sua ultima epidemia su larga scala, la resistenza agli antibiotici e l’urbanizzazione accelerata possono complicare gli sforzi di controllo delle malattie trasmissibili.
I sintomi della peste bubbonica
La peste bubbonica, conosciuta anche come “morte nera” durante il suo picco di diffusione nel XIV secolo, può manifestarsi con sintomi come febbre alta, brividi, mal di testa e la formazione di bubboni gonfi e dolorosi nelle aree linfatiche. Se non trattata tempestivamente con antibiotici, la malattia può portare a gravi complicazioni e persino alla morte. Il tempo di incubazione può variare da qualche ora a 12 giorni, ma di solito la malattia si manifesta entro 2-5 giorni.
L’ultimo caso ci porta in Oregon, negli Stati Uniti, dove è stato censito un episodio. Le autorità locali hanno istituito misure di quarantena e hanno avviato campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione su come proteggersi e riconoscere i sintomi precoci della peste. L’uomo, infatti, entrato a contatto con un gatto randagio infetto e, fortunatamente, segnalando i primi sintomi ai medici ha superato il male con le cure e ora sta bene.