Molti pensionati guardano con attesa al mese di agosto 2024, un periodo che si preannuncia particolarmente vantaggioso per coloro che hanno diritto al rimborso IRPEF da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Grazie alla presentazione della Dichiarazione dei redditi, infatti, è possibile ricevere nell’assegno pensionistico una somma aggiuntiva a titolo di credito, a condizione che emergano degli importi a favore del contribuente.
Il rimborso IRPEF è destinato a chi nel corso dell’anno fiscale ha versato un importo di tasse superiore a quanto dovuto.
Questa situazione genera un credito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, il quale viene restituito direttamente nella pensione per i pensionati e in busta paga per i lavoratori dipendenti.
La particolarità sta nel fatto che tale processo avviene in modo automatico attraverso il cedolino della pensione, senza la necessità di presentare ulteriori domande o compilare moduli specifici.
Con l’arrivo del mese di agosto 2024, l’INPS procederà ai conguagli basandosi sulle Dichiarazioni dei redditi inviate dai pensionati. Questi possono risultare “a debito”, implicando la necessità per il contribuente di restituire denaro, oppure “a credito”, situazione in cui si ha diritto a un rimborso nell’assegno. Importante sottolineare che gli arretrati vengono accreditati automaticamente nel cedolino e possono essere suddivisi in rate fino a un massimo di quattro mesi.
Tra le spese riconosciute ai fini del rimborso troviamo: spese mediche, spese veterinarie, acquisto occhiali da vista, canoni d’affitto, rate del mutuo.
Tuttavia, è importante ricordare che non tutti i pensionati riceveranno il rimborso Irpef nella loro pensione di agosto.
Il pagamento degli arretrati relativi alle spese sostenute nell’anno fiscale 2023 verrà effettuato automaticamente con l’assegno previsto per giovedì 1° agosto 2024. Di seguito le date previste per chi opta per il ritiro presso gli sportelli postali:
Le tempistiche relative ai rimborsi variano in base alla data in cui è stata inviata la Dichiarazione dei redditi. Chi ha provveduto all’invio entro il termine del 20 giugno può aspettarsi l’accredito già dal primo giorno d’agosto.
Per le dichiarazioni inviate tra il 21 giugno e il 15 luglio, invece, i rimborsi saranno erogati con la pensione settembre; mentre chi ha completato questa procedura tra il16 e il 31agosto vedrà riflessa tale voce nell’assegno della sua pensione di novembre.