La pensione provvisoria è uno strumento utilissimo, ma sono in tanti coloro che non la conoscono e per questo motivo non la chiedono.
Uno degli argomenti più caldi di questo 2024 sono sicuramente le pensioni e gli aumenti promessi dal governo nel corso di quest’anno. Infatti a breve gran parte degli assegni pensionistici subiranno un incremento del 5,4%, pari alla percentuale dell’inflazione che ha gravato sul costo della vita nel corso dell’ultimo anno. Adesso però si sta iniziando a parlare anche della pensione anticipata, che in pochi richiedono proprio perché non è conosciuta.
La pensione provvisoria rappresenta una soluzione temporanea erogata dall’INPS in attesa di completare tutti i calcoli necessari per la concessione della pensione definitiva. Questa prestazione temporanea viene concessa ai richiedenti mentre l’istituto previdenziale effettua le valutazioni necessarie per stabilire l’importo esatto dell’assegno.
Proprio questo calcolo può richiedere da sei mesi ad un anno, Durante questo periodo, tutti i richiedenti riceveranno una pensione provvisoria. Quest’ultima è soggetta a revisione ed è un importo temporaneo che punta a fornire un supporto economico immediato in attesa della liquidazione definitiva. E’ importante quindi capire quando questa viene e erogata e soprattutto tutte le informazioni a riguardo per i possibili interessati.
La pensione provvisoria viene erogata principalmente nei casi di pensioni di invalidità, dove la valutazione dei contributi e dei requisiti può richiedere tempi più lunghi. L’INPS cerca così di fornire un sostegno economico rapido a coloro che si trovano in gravi condizioni fisiche. Le differenze principali tra la pensione provvisoria e quella definitiva risiedono nella finalità e nella durata. La pensione provvisoria è concessa per un periodo limitato, mentre quella definitiva è erogata a coloro che raggiungono l’età pensionabile o che soddisfano i requisiti per la pensione di vecchiaia o di invalidità permanente.
I calcoli per la pensione provvisoria si basano su contributi versati, ricongiunzioni, totalizzazioni, ricostruzioni e cumuli. La procedura, in alcuni casi, può risultare complessa, richiedendo tempo per essere completata. La pensione provvisoria viene calcolata attraverso un sistema misto che utilizza il metodo retributivo per i contributi accumulati fino al 2011 e il metodo contributivo per quelli versati dopo il 1° gennaio 2012.
È importante notare che la pensione provvisoria rappresenta solo un pagamento iniziale e che l’importo sarà ricalcolato definitivamente dall’INPS una volta completati tutti i controlli. I beneficiari avranno diritto agli arretrati qualora l’importo definitivo risultasse superiore a quello provvisorio. Quindi la pensione provvisoria non è altro che una soluzione a breve termine in grado di fornire un supporto finanziario immediato mentre invece l’INPS effettua dei calcoli necessari per quella che sarà la pensione definitiva.